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Almeno 540 persone sono state fermate dalla polizia nella giornata del primo maggio durante le proteste contro la riforma delle pensioni in tutta la Francia. E' quanto emerge dal nuovo report fornito dal ministro dell'Interno, Gerald Darmanin.
Inoltre, 406 poliziotti e gendarmi sono rimasti feriti. Nella capitale, 259 membri delle forze di sicurezza sono rimasti feriti.

Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato in tutta la Francia durante un primo maggio "combattivo", segnato anche da violenze e da una coalizione intersindacale ancora unita contro la riforma delle pensioni, anche se le strategie potrebbero divergere rapidamente sul proseguimento del movimento.

"Questo primo maggio è uno dei più forti del movimento sociale", ha affermato la segretaria generale del sindacato Confederazione generale del lavoro (CGT) Sophie Binet, mentre il suo omologo della Confederazione democratica del lavoro (CFDT) Laurent Berger ha elogiato "una mobilitazione molto ampia".

Questo primo maggio, che è il 13esimo giorno di mobilitazione intersindacale contro la riforma delle pensioni, arriva dopo che il Consiglio Costituzionale ha convalidato la parte principale del testo e lo ha promulgato sulla scia.
Il presidente Emmanuel Macron si è dato il 17 aprile "cento giorni di pacificazione" e "azione" per rilanciare il suo mandato quinquennale. E le differenze tra i sindacati cominciano a emergere, anche se il segretario generale del sindacato Forza operaia (FO), Frederic Souillot, assicura che l'unione dei sindacati "non è indebolita, non c'è una ghiaia tra di noi".

A Parigi, dove sono stati mobilitati 5.000 agenti di polizia, il corteo ha visto la partecipazione di sindacalisti provenienti da tutto il mondo. La CGT ha dichiarato che circa 550.000 persone hanno partecipato alla manifestazione di Parigi e 2,3 milioni in tutta la Francia. Il Ministero degli Interni ha dichiarato che 782.000 persone hanno preso parte alla manifestazione, di cui 112.000 a Parigi.

L'ultima marcia unitaria con gli otto principali sindacati risale al 2009, di fronte alla crisi finanziaria. "La stragrande maggioranza dei manifestanti era pacifica", ha dichiarato il ministro dell'Interno Gerald Darmanin, ma in diverse città sono scoppiati scontri.

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Secondo l'agenzia di stampa Agence France-Presse a Parigi, dal pre-corteo, composto da diverse centinaia di manifestanti vestiti di nero, sono stati lanciati proiettili contro la polizia e sono state sfondate finestre. Alcuni poliziotti sono stati "gravemente feriti, ustionati da molotov", secondo Darmanin.
A Nantes sono scoppiati violenti scontri tra manifestanti e polizia, con lancio di gas lacrimogeni in risposta al lancio di proiettili.
Anche a Bordeaux e Lione sono verificati episodi di danneggiamento dell'arredo urbano, di etichettatura e incendio di cassonetti della spazzatura e di lancio di pietre del selciato. A Marsiglia, circa 200 persone hanno occupato brevemente l'hotel Intercontinental, causando danni, come "azione simbolica contro l'iniqua distribuzione della ricchezza".

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