Ansa
La polizia della Sierra Leone sta indagando sulla morte di tre ragazze che hanno subito mutilazioni genitali femminili. Adamsay Sesay, 12 anni, Salamatu Jalloh, 13 anni e Kadiatu Bangura, 17 anni, sono morte durante le cerimonie di iniziazione nella provincia nordoccidentale del Paese il mese scorso, scrive il quotidiano britannico Guardian.
Aminata Koroma, segretaria esecutiva del Forum Against Harmful Practices (FAHP), un'organizzazione che lavora per porre fine alle mutilazioni genitali femminili in Sierra Leone, ha detto che i genitori delle ragazze e coloro che le hanno praticate sono in custodia della polizia.
La mutilazione è considerata una violazione dei diritti umani delle donne. Nel 2012 l'Onu ha approvato una risoluzione per vietarla, ma è ancora praticata in circa 30 Paesi. L'Unicef pubblicherà nuovi dati sulla prevalenza globale il mese prossimo, ma le stime attuali mostrano che almeno 200 milioni di donne e ragazze sono state sottoposte alla crudele pratica.
Nonostante gli appelli di attivisti e difensori dei diritti umani affinché la pratica venga criminalizzata resta tuttavia legale in Sierra Leone. Un sondaggio nazionale del 2019 ha rilevato che l'83% delle donne aveva subito mutilazioni, un leggero calo rispetto al 90% del 2013.