giovedì 10 agosto 2017
La chiesa, dedicata a san Giorgio, andò a fuoco il 21 aprile 2016 e la causa non è stata mai scoperta.

“Una risposta che ha superato le più rosee aspettative”. Così il direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), Alessandro Monteduro, commenta la generosità dei benefattori italiani che in soli 20 giorni hanno donato quanto necessario a ricostruire la cattedrale di San Giorgio di Luxor, in Egitto, del Patriarcato copto cattolico.

Il vescovo della diocesi di Luxor, monsignor Emmanuel Bishay, si è quindi rivolto ad Acs sottolineando la cruciale importanza del luogo,fulcro della comunità dove si svolgevano riunioni, incontri con le famiglie, pastorale giovanile, formazione dei catechisti e ovviamente celebrazioni liturgiche. La cattedrale di San Giorgio è l’unica con una capienza di 4500 fedeli, ora costretti in spazi ridotti. Con i 100mila euro raccolti sarà possibile restituire il luogo di culto ai fedeli di Luxor e ai 27 sacerdoti e alle 67 religiose che animano la comunità. Dopo i recenti attentati, la minoranza cristiana egiziana è ormai sotto attacco.

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