È stato trovato morto uno dei due sospetti ricercati per la strage in Canada. Per l'altro prosegue la caccia all'uomo. Lo ha reso noto la Royal Canadian Mounted Police. Rhonda Blackmore, comandante nel Saskatchewan, ha spiegato che il 31enne Damien Sanderson è stato trovato morto all'interno della James Smith Cree Nation. "Ha ferite visibili - ha detto - Al momento non si ritiene si tratti di ferite autoinflitte".
Dopo la terribile serie di accoltellamenti, la caccia all'uomo prosegue per il fratello 30enne Myles Sanderson. Anche lui "potrebbe essere ferito". Secondo Blackmore, Myles Sanderson "ha una lunga serie di procedimenti penali per reati contro la persona e la proprietà". È "armato e pericoloso".
Il bilancio confermato della "tragedia", compresi i Sanderson, è di "11 persone morte e 19 ferite". "Tredici - secondo Blackmore - le scene del crimine".
La Royal Canadian Mounted Police del Saskatchewan, Alberta e Manitoba stanno indagando congiuntamente sugli accoltellamenti. "Stiamo dedicando il numero massimo di risorse a questa indagine", aveva affermato l'assistente commissario Blackmore. "Chiediamo ai residenti del Saskatchewan e delle nostre province vicine di essere vigili. In questa fase della nostra indagine, riteniamo che alcune delle vittime siano state prese di mira dai sospetti e altri siano stati attaccati casualmente".
Il primo ministro Justin Trudeau ha twittato dopo gli accoltellamenti, definendoli "orribili e strazianti. Dato che questa è una situazione in evoluzione, incoraggio tutti nella zona ad ascoltare i consigli delle forze dell'ordine e seguire le dovute precauzioni. I responsabili degli attacchi ripugnanti di oggi devono essere completamente assicurati alla giustizia".