La Guardia nazionale messicana è in azione a Tijuana nella Baja California (Ansa)

In California ritorna la paura. Un incendio particolarmente violento vicino a Los Angeles sta minacciando migliaia di case e ha già costretto le autorità della California a chiedere l'evacuazione di circa 50mila persone. L'utility californiana PG&E ha inoltre avvertito che nelle prossime ore potrebbe togliere l'elettricità a milioni di persone in seguito agli incendi. L'area di Los Angeles è in allerta rossa, almeno fino a venerdì sera, con condizioni meteorologiche favorevoli agli incendi in tutto il sud della California, come fanno sapere le autorità locali. "Le temperature, a 30 gradi, con bassa umidità, si combinano con venti fino a 96 km / h per creare condizioni favorevoli al comportamento estremo degli incendi e alla rapida diffusione", hanno twittato venerdì sera i servizi meteorologici.

Brucia anche il Messico

Allarme e vittime anche nel confinante Messico. Gli incendi sulla costa dello Stato della Baja California, nel Nord-Ovest del Messico, hanno causato la morte di tre persone e la distruzione di oltre 150 case.
Lo hanno reso noto le autorità locali. Il direttore della Protezione civile nella Baja California, Antonio Rosquillas, ha raccontato che nel comune di Tecate, al confine con gli Stati Uniti, due persone sono morte intrappolate tra le fiamme. Il corpo di una terza vittima è stato trovato all'interno di una casa a Playas de Rosarito, sulla costa del Pacifico. Secondo i vicini, l'uomo si era rifiutato di lasciare la sua casa nonostante la minaccia di incendi.

I residenti di tre quartieri di Tecate sono stati trasferiti in rifugi per proteggersi dai roghi, causati dai cosiddetti venti di Santa Ana, estremamente secchi e che soffiano sulla California americana e sulla Baja California messicana in autunno. A Tijuana, al confine con San Diego, i pompieri hanno svolto oltre 140 interventi. Le fiamme nelle aree montuose dell'intera costa hanno raggiunto le strade provocandone la chiusura per oltre 17 ore.