giovedì 2 agosto 2018
Milioni di lavoratrici possono usufruire da ora di un periodo non retribuito per tentare di arginare gli effetti delle violenze subite: lo ha deciso l'Ente per l'equità sul lavoro
Arriva il congedo per violenze domestiche
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Milioni di lavoratrici in Australia possono usufruire da ora di un congedo non retribuito per violenza domestica, in seguito a una pronuncia dell'Ente per l'equità sul lavoro, Fair Work Commission. A partire dal primo periodo di retribuzione in agosto, le donne che hanno subito violenza domestica avranno diritto a cinque giorni di congedo per occuparsi di questioni familiari, quando è impraticabile farlo fuori dell'orario di lavoro. Secondo la nuova disposizione, violenza familiare e domestica è definita come "comportamento violento, minaccioso o altrimenti offensivo da un membro della famiglia del (o della) dipendente, che cerchi di costringere o controllare o che causi danno o paura". Le nuove misure entrano in vigore meno di una settimana da quando la vicina Nuova Zelanda ha introdotto norme che accordano alle vittime di violenza domestica dieci giorni di congedo retribuito, una novità a livello mondiale.
Molte organizzazioni in Australia chiedevano che il congedo fosse retribuito come in Nuova Zelanda, ma il nuovo schema è stato ben accolto come primo passo verso una soluzione di un problema purtroppo molto diffuso. Secondo le stime, in Australia una donna su sei (1,6 milioni) ha subito violenza fisica e/o sessuale da parte del proprio partner, a partire dall'età di 15 anni.

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