Sono almeno 17 gli uomini
della sicurezza saudita uccisi e 20 quelli feriti in seguito a un
attentato kamikaze in una moschea ad Abha, capoluogo della provincia
di Asir, nel sudovest dell'Arabia Saudita. Lo rende noto la tv di stato.
A luglio le autorità saudite avevano arrestato 431 persone nell'ambito
di un'offensiva mirata a eliminare le cellule legate allo Stato
islamico (Is).
Già il 22 maggio scorso un attentatore kamikaze si
era fatto esplodere durante la preghiera del venerdì in una moschea
sciita nel villaggio di al-Qadeeh nel governatorato di Qatif, nell'est
dell'Arabia Saudita, uccidendo 20 persone. L'attacco era stato
rivendicato dall'Is.Una settimana dopo, il 29 maggio, una moschea di
al-Damman, nel sud-est dell'Arabia Saudita, era stata colpita da un
kamikaze che aveva causato la morte di 4 persone.
Riad guida dal 26 marzo una coalizione militare impegnata a fermare i
miliziani sciiti houthi nello Yemen, su richiesta del presidente
yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi, esiliato nella capitale saudita.