martedì 5 marzo 2019
Da 19 mesi l'uomo non mostra tracce del virus nel proprio organismo. Anche in questo caso il paziente ha subito un trapianto di midollo e ricevuto cellule staminali da un donatore «resistente»
Test dell'Hiv somministrato a un bambino

Test dell'Hiv somministrato a un bambino

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Anche se i ricercatori vogliono evitare conclusioni affrettate, parlando solo di paziente “in remissione” (quindi non ancora “guarito”), sta suscitando scalpore il caso di un paziente affetto da Hiv curato a Londra con le cellule staminali la cui malattia è in recesso dopo la conclusione del trattamento. Si tratta del secondo caso al mondo: il primo paziente al mondo guarito dal virus dell’Hiv, Timothy Brown, era stato segnalato 12 anni fa e in entrambi i casi i pazienti sono stati curati con trapianti di midollo (due nel primo caso, uno nel secondo) utilizzati per la cura del cancro.

La ricerca relativa al nuovo caso sarà pubblicata oggi sulla rivista Nature e presentata nel corso di una conferenza stampa a Seattle. Il nome del paziente resterà anonimo. All'uomo sono stati diagnosticati l'Hiv nel 2003 e un linfoma di Hodgkin nel 2012, curato con trattamenti di chemioterapia, e anch'esso in remissione. Il paziente è stato curato con cellule staminali ricevute da un donatore "resistente" all'Hiv grazie ad una rara mutazione genetica. Da 19 mesi, ormai, il paziente non mostra presenza del virus.

Quasi un milione di persone nel mondo muore ogni anno per cause correlate all’Hiv, tanti altri tengono sotto controllo il virus grazie alle terapie anti-retrovirali che però non sono in grado di eliminare il virus. “Al momento, l’unico modo per curare l’Hiv è con farmaci che soffocano il virus, farmaci che i pazienti devono assumere per tutta la vita – spiega Ravindra Gupta, professore al’Università di Cambridge che ha diretto il team di medici che ha curato il secondo paziente in remissione -. Questo pone una sfida particolare nei Paesi in via di sviluppo”, dove milioni di persone non ricevono ancora cure adeguate. Preoccupa anche la comparsa di una nuova forma di Hiv farmaco-resistente: la nuova ricerca potrebbe rappresentare una svolta importante.

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