I corpi dei 39 cinesi vengono portati via dal rimorchio frigorifero del tir (Ansa)
Sono di nazionalità cinese le 39 vittime ritrovate ieri dalla polizia britannica a Grays, nell'Essex (sud dell'Inghilterra) all'interno del container frigorifero di un tir appena sbarcato nel Regno Unito. Lo riferisce la Bbc. Al momento, comunque, gli investigatori non hanno ancora reso nota l'identità delle vittime. Nel 2000, in un episodio analogo, erano stati rinvenuti a Dover i corpi di 58 migranti, pure cinesi.
La polizia continua intanto a indagare sulla vicenda, per ricostruire il tragitto delle sventurate vittime di questo ennesimo viaggio della disperazione. Tragitto su cui restano vari punti da precisare. Gli investigatori della Essex Police, che sono tornati a interrogare nelle ultime ore in carcere l'autista nordirlandese del tir, Mo Robinson, 25 anni, accusato di complicità in omicidio plurimo, hanno stabilito che il rimorchio del camion era stato sganciato da una motrice in Belgio, nel porto di Zeerbrugge; per poi essere unito a un'altra motrice arrivata dall'Irlanda del Nord, quella guidata da Robinson, al suo sbarco nello scalo inglese di Purfleet, alla foce del Tamigi. Hanno inoltre accantonato la ricostruzione - da loro stessi diffusa ieri - secondo cui il viaggio sarebbe iniziato in Bulgaria, che è invece solo il Paese in cui risulta registrato il rimorchio.
Non è tuttavia ancora chiaro se i 39 cinesi, 38 adulti, di cui 9 donne, e un ragazzo, siano stati "caricati" (si ritiene da una banda di trafficanti d'esseri umani) in territorio belga o altrove.
Perquisizioni sono state effettuate nella notte in Irlanda del Nord da parte della polizia britannica. I controlli hanno riguardato due indirizzi nella contea nordirlandese di Armagh, dove è nato e risiede l'autista del "camion della morte", Mo Robinson. Il sospetto, secondo i media, è che il camionista possa far parte di una rete di basisti coinvolti in operazioni di trasporto per conto di trafficanti d'esseri umani.
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