Anche Leopold Hecht, 20 anni appena, non ce l’ha fatta: era rimasto ferito nell’esplosione in metropolitana, è morto in ospedale. A comunicarlo è stata l’Università Saint-Louis-Bruxelles, dove il giovane studiava legge e coltivava la sua grande passione per il teatro. I suoi genitori hanno deciso di donare i suoi organi: "Avrebbe voluto così", racconta la mamma straziata dal dolore.
Una foto tratta dal profile Facebook
Gli altri due nomi quasi certi sulla lista delle vittime sono quelli di Olivier Delespesse, 45 anni (sarebbe rimasto ucciso nella metro mentre andava al lavoro, presso la sede del governo di Vallonia, dove si occupava di istruzione) e Fabienne Vansteenkiste, 51 anni (impiegato dell’aeroporto).
Poi l’infinito elenco dei dispersi, le persone di cui le famiglie non hanno più notizie da quel maledetto 22 marzo. Parenti e amici le cercano su Internet, l’unico mezzo a loro disposizione per chiedere aiuto e non sentirsi impotenti. Tra loro c’è Patricia Rizzo, la funzionaria italiana di cui si sono perse le tracce dopo l'attentato alla metropolitana. Patricia, 48 anni e un passaporto italiano – la sua famiglia è immigrata in Belgio dalla provincia di Enna, in Sicilia – lavora all’Ercea, l’Agenzia esecutiva del Consiglio della ricerca Europea (Research Council Executive Agency), un organismo della Commissione Ue. Da martedì mattina non ha dato più notizie di sé né ai suoi colleghi di lavoro, né alla sua famiglia. Patricia, che in precedenza aveva lavorato all'Efsa, l'Autorità europea di sicurezza alimentare con sede a Parma, prendeva ogni giorno la metro, e passava dalla stazione di Maelbeek per andare in ufficio, in Place Charles Rogier 16, nel centro di Bruxelles. I suoi parenti e amici la cercano e chiedono aiuto sui social media e hanno postato una sua foto su Facebook.
E ancora Catherine de Lylle, Johanna Atlegrim, David Dixon, Alin Bastin, Loubna Lafquiri: avevano tutti preso la metropolitana quella mattina, non sono mai arrivati a destinazione. André Adam, 79 anni, era seduto con sua moglie all'aeroporto in attesa del suo volo: sua moglie Danielle è fra i feriti, dopo il frastuono e il fumo ha allungato la mano per stringerlo e non l'ha più trovato accanto a sé. Di Sabrina Esmael Fazal, 25 anni, si sa l'altezza (1,68), il colore dei capelli (castani) e che stava andando a scuola in metro, di Janina Panasewicz che aveva una cicatrice di una recente operazione alla tiroide. Di Frank Deng c'è un selfie, l'orario del volo che doveva prendere per Lubiana: 9.05. Di Justin e Stephanie, findanzati trentenni, è rimasta soltanto la macchina, parcheggiata fuori dall'aeroporto: avevano accompagnato la mamma di lei, l'avevano salutata. Nessuno sa dove siano finiti.