Un muro di 168 km tra la Tunisia e la
Libia. Il premier tunisino Habib Essid ha annunciato l'inizio dei
lavori per la costruzione del "muro di separazione lungo la
frontiera", con l'obiettivo di "impedire l'infiltrazione nel nostro
territorio di terroristi libici".
Secondo il portavoce del governo di Tunisi Zafer Naji, citato
dall'agenzia di stampa Dpa, sono iniziati i lavori per la
realizzazione della "barriera di sabbia" per impedire il passaggio di
"terroristi" dalla Libia, Paese in balia del caos dalla fine dell'era
di Muammar Gheddafi. I lavori di costruzione del muro dovrebbero
concludersi prima della fine del 2015.
La barriera, tra i transiti di Ras Jedir e Dhehiba, sarà alta due
metri e si estenderà per 168 dei 461 km del confine tra i due Paesi,
come ha spiegato Naji, ammettendo comunque che sarà difficile mettere
in sicurezza l'intera frontiera. "Ci saranno centri di controllo di
sicurezza lungo il confine, con pattuglie e sorvoli per garantire la
piena sorveglianza", ha detto. La notizia arriva dopo il sanguinoso attacco dello
scorso 26 giugno sulla spiaggia tunisina di Susa, in cui sono rimasti
uccisi 38 turisti, per la maggior parte britannici. A marzo era finito
nel mirino il Museo del Bardo di Tunisi, con un bilancio di 21 turisti
morti, compresi quattro italiani.
Entrambi gli attentati sono stati rivendicati dal sedicente Stato
Islamico (Is). Dopo l'attacco di Susa, il presidente tunisino Beji
Caid Essebsi ha dichiarato lo stato d'emergenza.