Centosei persone sono state incriminate in Pakistan con l'accusa di omicidio per la morte della coppia di cristiani linciati e bruciati vivi lo scorso novembre in Punjab.
Sajjad Mesih e sua moglie Shama, incinta del quinto figlio,
furono segregati e poi uccisi dopo il ritrovamento nei pressi della baracca in cui vivevano di pagine bruciate del Corano.
Secondo quanto riportato dai media locali, sarebbero stati tre uomini, con i loro discorsi, a sollevare contro la coppia una folla di quattrocento persone. Marito e moglie hanno poi avuto una morte atroce, gettati vivi nella fornace di mattoni dove lavoravano.
Ora il tribunale antiterrorismo pachistano accusa tre predicatori islamici di essere all'origine delle violenze. E incrimina 106 persone; 32 sarebbero in libertà.