sabato 25 febbraio 2012
​In occasione della presentazione del libro Per carità e per giustizia. Il contributo degli istituti religiosi alla costruzione del welfare italiano, il segretario di Stato Vaticano ha affermato che «il perseguimento della giustizia deve essere la nota fondamentale dello Stato». Il presidente della Repubblica riconosce l'impegno della Chiesa in diversi campi. Per il ministro Fornero, infine, servono modifiche agli ammortizzatori sociali.
COMMENTA E CONDIVIDI
​«Gli ammortizzatori sociali sono una forma di aiuto. Oggi non funzionano bene e servono modifiche. Non sono per tutti». È quanto ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero, intervenendo in Campidoglio, accanto al sindaco di Roma Gianni Alemanno, al segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, a Marco Pomarici, presidente dell'assemblea comunale capitolina, che ha organizzato l'incontro, alla presentazione del libro Per carità e per giustizia. Il contributo degli istituti religiosi alla costruzione del welfare italiano.«Il perseguimento della giustizia - ha invece affermato il cardinale Bertone - deve essere la nota fondamentale dello Stato ed è lo scopo di un giusto ordine sociale garantire a tutti, e a ciascuno, per rispetto del principio di sussidiarietà, la sua parte.  Spetta perciò alla politica perseguire questo ordine e la giustizia è la misura intrinseca di ogni politica».Il contributo dei cattolici «nei campi della cooperazione, educazione, istruzione e assistenza, sanitaria e sociale a favore di quanti vivevano in condizione di povertà e precarietà sociale ed economica» è stato «rilevante» negli anni. E, superando i «momenti critici del rapporto con le nuove istituzioni dello Stato unitario, ha consentito al mondo cattolico di concorrere allo sviluppo economico-sociale del Paese e alla maturazione di valori, quali quelli della mutualità, solidarietà e convivenza pacifica, che trovano oggi consacrazione nella nostra Carta costituzionale». È quanto si legge in un messaggio firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della presentazione del libro. «L'interdizione per i cattolici dell'impegno diretto nella vita politica - afferma Napolitano - non impedì agli istituti religiosi e all'associazionismo cattolico di svolgere un'importante azione» in questi campi. «Le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'unità del Paese - conclude Napolitano - sono state occasione per riaffermare l'importanza dell'apporto del pensiero e dell'operosità di tutte le componenti della società nel processo di unificazione dello Stato» e «la storica vitalità del rapporto tra la Chiesa cattolica e la società italiana» è stata «elemento essenziale per il consolidamento della coesione nazionale».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: