«Gli ammortizzatori sociali sono una forma di aiuto. Oggi non funzionano bene e servono modifiche. Non sono per tutti». È quanto ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle politiche sociali
Elsa Fornero, intervenendo in Campidoglio, accanto al sindaco di Roma Gianni Alemanno, al segretario di Stato Vaticano,
Tarcisio Bertone, a Marco Pomarici, presidente dell'assemblea comunale capitolina, che ha organizzato l'incontro, alla presentazione del libro
Per carità e per giustizia. Il contributo degli istituti religiosi alla costruzione del welfare italiano.«Il perseguimento della giustizia - ha invece affermato il cardinale Bertone - deve essere la nota fondamentale dello Stato ed è lo scopo di un giusto ordine sociale garantire a tutti, e a ciascuno, per rispetto del principio di sussidiarietà, la sua parte. Spetta perciò alla politica perseguire questo ordine e la giustizia è la misura intrinseca di ogni politica».Il contributo dei cattolici «nei campi della cooperazione, educazione, istruzione e assistenza, sanitaria e sociale a favore di quanti vivevano in condizione di povertà e precarietà sociale ed economica» è stato «rilevante» negli anni. E, superando i «momenti critici del rapporto con le nuove istituzioni dello Stato unitario, ha consentito al mondo cattolico di concorrere allo sviluppo economico-sociale del Paese e alla maturazione di valori, quali quelli della mutualità, solidarietà e convivenza pacifica, che trovano oggi consacrazione nella nostra Carta costituzionale». È quanto si legge in un messaggio firmato dal presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, in occasione della presentazione del libro. «L'interdizione per i cattolici dell'impegno diretto nella vita politica - afferma Napolitano - non impedì agli istituti religiosi e all'associazionismo cattolico di svolgere un'importante azione» in questi campi. «Le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'unità del Paese - conclude Napolitano - sono state occasione per riaffermare l'importanza dell'apporto del pensiero e dell'operosità di tutte le componenti della società nel processo di unificazione dello Stato» e «la storica vitalità del rapporto tra la Chiesa cattolica e la società italiana» è stata «elemento essenziale per il consolidamento della coesione nazionale».