Il cantiere dell'alta velocità Milano-Genova - Ansa
Webuild annuncia il completamento dell'acquisizione del 65% di Astaldi, portando così a conclusione la più rilevante operazione di acquisizione prevista all'interno del Progetto Italia. Prende forma così un gruppo specializzato nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l'energia idroelettrica, l'acqua e i green buildings, leader sul mercato italiano e tra i principali player di settore a livello internazionale con un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro. A Piazza Affari Astaldi vola in apertura di seduta con un +13%.
L'operazione, oltre a garantire una crescita dimensionale del gruppo Webuild, permetterà l'aggregazione di diverse competenze tecniche ed ingegneristiche innovative, sviluppate nei circa 100 cantieri operativi nel mondo, e l'espansione del panorama geografico di riferimento per rispondere ai programmi di investimento nel settore delle grandi infrastrutture strategiche promossi dai governi nazionali, contribuendo all'avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) definiti dall'Onu e alla lotta ai cambiamenti climatici.
L'unione dei due più importanti player italiani nel settore delle infrastrutture darà vita ad un nuovo gruppo con solide radici nel Paese di origine che continuerà a svolgere un ruolo attivo nel rilancio del settore in Italia e nel mondo. Nel corso del 2020, il Gruppo ha contribuito al rilancio di progetti strategici per oltre 3,6 miliardi di euro come la linea ad alta velocità ed alta capacità Verona-Padova, la strada statale Jonica e il Nodo Ferroviario di Genova. Inoltre, permetterà di continuare, come da piano, i lavori nei progetti strategici che prevedono il coinvolgimento di Astaldi, come sta avvenendo ad esempio per i progetti Metro 4 di Milano, la linea di alta velocita ferroviaria Napoli Bari e la linea ferroviaria leggera Hurontario vicino a Toronto, garantendo la continuità occupazionale. Con l'acquisizione di Astaldi il nuovo Gruppo arriverà a 70.000 dipendenti tra diretti e indiretti.
L'operazione è stata perfezionata attraverso un aumento di capitale per cassa in Astaldi pari a 225 milioni di euro, riservato a Webuild, destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili e in parte a servizio del piano di continuità. Webuild ha finanziato l'operazione con la liquidità disponibile rinveniente dall'aumento di capitale interamente sottoscritto e versato a novembre 2019, da parte di Salini Costruttori, Cdp Equity, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri investitori istituzionali.
"Siamo un gruppo globale che lavora in 50 Paesi con circa 100 progetti in corso nei cinque continenti e che è leader mondiale nelle infrastrutture complesse. Nel 2001 Salini fatturava 146 milioni, nel 2021 arriverà a 7 miliardi di euro. Continueremo a crescere perché la dimensione è importante in questo settore, aiuta ad attutire i colpi e a sviluppare processi eccellenti. Noi oggi in soli cinque progetti in Italia lavoriamo con cinquemila medie, piccole e piccolissime aziende italiane, che ci seguono nel mondo. In Italia occupiamo 11.000 persone tra diretti ed indiretti e pensiamo di assumere nei prossimi due anni altre cinquemila unità" ha detto Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild in un'intervista al Corriere della Sera.
"Unicredit è orgogliosa di avere ricoperto un importante ruolo nella creazione della più grande società di costruzioni in Italia" ha sottolineato l'amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier. "Questo sarà un passo fondamentale a supporto del piano di sviluppo infrastrutturale promosso dal Governo per dare impulso all'economia italiana".