In Italia i motori diesel truccati dalla Volkswagen potrebbero essere circa un milione, secondo il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini che ha annunciato controlli in corso al riguardo, ma chi dovesse circolare in Italia con una vettura dotata del turbodiesel incriminato
nell'affare Volkswagen-Usa per il momento non rischia nulla. E
se mai dovessero essere rilevate irregolarità nella omologazione, la responsabilità ricadrebbe solo sul Costruttore. È quanto risulta da una serie di verifiche fatte a livello di Autorità interessate al problema e di esperti del settore. Va
precisato, infatti, che se anche venisse contestata la non
rispondenza delle emissioni a quelle richieste dalla Ue in
seguito ad un controllo dinamico specifico - non ancora definito
o programmato - la responsabilità resterebbe comunque a carico
della Casa automobilistica. E anche il viceministro dei
Trasporti ha ribadito oggi che i proprietari delle auto in
questione "sono vittime di una truffa".
Per essere targata in Italia ogni auto deve essere omologata
e nessuno può elevare - sempreché lo stato di manutenzione sia
corretto e le emissioni siano dunque nei limiti dichiarati da
costruttore - infrazioni o provvedimenti di sequestro fino a che
(è una ipotesi remota) il Ministero dei Trasporti revochi questa
omologazione. Nessun problema dunque, almeno per ora, per una
delle situazioni che stanno maggiormente preoccupando gli
automobilisti italiani in questi giorni: quella dei blocchi
della circolazione o dell'ingresso nelle ztl. In tutti questi
casi a far fede è la classificazione che compare sulla carta di
circolazione.
Il Financial Times: l'Ue sapeva da due anni. Nei palazzi comunitari di Bruxelles tutti ostentano stupore ed incredulità per lo scandalo dei motori diesel truccati della Volkswagen. Ma erano stati avvertiti sin dal 2013 (i primi dati risalgono al 2011) del pericolo per l'ambiente
rappresentato da software e strumenti (peraltro illegali sin dal
2007) per alterare i risultati dei test inquinanti dei motori diesel.
Gli stessi programmi e marchingegni impiegati da Volkswagen e
scoperti negli Usa ma invece ignorati dai Ventotto nonostante fossero
stati messi in guardia. È quanto emerge dal rapporto del Joint
Research Center dell'Ue illustrato ai vertici comunitari due anni fa
secondo quanto riferisce il Financial Times in prima pagina. Rapporto
che suggeriva già allora di effettuare i test sui gas inquinanti su
strada e non dentro officine attrezzate solo a simulare l'andatura
più o meno veloce delle auto.
La casa automobilistica prepara un intervento su 11 milioni di auto. Volkswagen sta preparando un piano per intervenire sugli 11 milioni di auto coinvolte dallo scandalo del "defeat device", il software con cui la casa automobilistica ha falsato i test sulle emissioni. Lo ha detto la stessa Volkswagen secondo l'agenzia Bloomberg. Vw contatterà "velocemente" i clienti e l'intervento sarà gratuito.