lunedì 21 settembre 2015
​Il gruppo automobilistico accusato dalle autorità Usa di aver falsato i dati. Rischia una multa di 18 miliardi. Il titolo cede il 22% sulla piazza di Francoforte.
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​Volkswagen finisce nello scandalo e affonda in borsa dopo che le autorità Usa hanno accusato la casa automobilistica tedesca di aver falsificato i dati sulle emissioni inquinanti prospettando la possibilità di una multa fino a 18 miliardi di dollari. Il gruppo automobilistico è accusato di aver progettato un software, montato sulle centraline dei motori 4 cilindri diesel dei marchi Volkswagen e Audi (modelli dal 2009 al 2015) che inganna i controlli sui gas di scarico. Il titolo Volkswagen sta crollando a Francoforte, dove è arrivato a cedere il 22,2% a 126,35 euro. L'ad di Volkswagen ha annunciato di aver ordinato un'indagine esterna e si è detto "profondamente dispiaciuto" per la violazione delle regole Usa. L'Environmental Protection Agency ha chiesto il richiamo di mezzo milione di auto e un portavoce del gruppo ha fatto sapere che la casa automobilistica ha sospeso negli Stati Uniti le vendite dei modelli coinvolti che rappresentano il 23% delle vetture Volkswagen vendute negli Usa ad agosto. "Posso confermare che le vendite sono state interrotte", ha detto il portavoce. Tra gennaio e agosto la casa automobilistica ha venduto quasi 240mila veicoli negli Usa. Il Governo tedesco ha chiesto ai costruttori automobilistici di fornire informazioni per verificare che non ci siano state anche in Germania manipolazioni dei dati anti-inquinamento, simili a quelle ammesse da Volkswagen negli Stati Uniti. "Ci attendiamo dai costruttori automobilistici informazioni affidabili, affinchè la Kba, l'autorità competente, possa verificare se manipolazioni comparabili abbiano avuto luogo anche in Germania o in Europa", ha detto Andreas Kubler, portavoce del ministero dell'Ambiente.
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