Volkswagen finisce nello scandalo e
affonda in borsa dopo che le autorità Usa hanno accusato la
casa automobilistica tedesca di aver falsificato i dati sulle
emissioni inquinanti prospettando la possibilità di una multa
fino a 18 miliardi di dollari. Il gruppo automobilistico è
accusato di aver progettato un software, montato sulle
centraline dei motori 4 cilindri diesel dei marchi Volkswagen e
Audi (modelli dal 2009 al 2015) che inganna i controlli sui gas
di scarico. Il titolo Volkswagen sta crollando a Francoforte,
dove è arrivato a cedere il 22,2% a 126,35 euro.
L'ad di Volkswagen ha annunciato di aver ordinato
un'indagine esterna e si è detto "profondamente dispiaciuto"
per la violazione delle regole Usa. L'Environmental Protection
Agency ha chiesto il richiamo di mezzo milione di auto e un
portavoce del gruppo ha fatto sapere che la casa
automobilistica ha sospeso negli Stati Uniti le vendite dei
modelli coinvolti che rappresentano il 23% delle vetture
Volkswagen vendute negli Usa ad agosto. "Posso confermare che
le vendite sono state interrotte", ha detto il portavoce. Tra
gennaio e agosto la casa automobilistica ha venduto
quasi 240mila veicoli negli Usa.
Il Governo tedesco ha chiesto ai costruttori
automobilistici di fornire informazioni per verificare che non
ci siano state anche in Germania manipolazioni dei dati
anti-inquinamento, simili a quelle ammesse da Volkswagen negli
Stati Uniti. "Ci attendiamo dai costruttori automobilistici
informazioni affidabili, affinchè la Kba, l'autorità
competente, possa verificare se manipolazioni comparabili
abbiano avuto luogo anche in Germania o in Europa", ha detto
Andreas Kubler, portavoce del ministero dell'Ambiente.