Una partenza così così, e in tempi di crisi è meglio che niente. La corsa ai saldi c’è stata, anche se si può parlare di una riduzione dell’acqusito compulsivo e di maggiore oculatezza. Dopo le 'apripista' Trieste, Napoli e Potenza, ieri la più che mai attesa stagione dei ribassi è partita anche a Roma, Milano, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Palermo e Bari. E il primo bilancio non è negativo. Folla e file nelle grandi vie dello shopping, tanta gente anche negli outlet del risparmio, anche se i veri beneficiari di questa prima giornata sembrano essere stati, soprattutto nel Centrosud, i grandi supermercati, complici le avverse condizioni atmosferiche che hanno reso preferibile la passeggiata al coperto. Resta da verificare, però, la ricaduta in termini di scontrini emessi, e non solo per la maggiore titubanza dei consumatori nel portarsi alla cassa, ma anche per la riluttanza registrata in taluni casi ad emetterli. Fenomeno che, stando alla denuncia di Contribuenti.it, ha raggiunto il 42,3 per cento a Napoli, dove i saldi erano al secondo giorno e sono stati multati, per questo, 117 esercenti. Dagli utenti le note di maggiore pessimismo. Adusbef e Federconsumatori parlano di veri e propri «flop» a Roma e Napoli tanto che rivedono al ribasso le loro stime: «Solo il 40 per cento anzichè il 45 delle famiglie italiane saranno coinvolte negli acquisti con una spesa di poco superiore a 300 euro», prevedono Mentre il Codacons ha sguinzagliato i suoi ispettori fra i saldi 'sospetti' invitando a diffidare di quelli che superano il 50 per cento. Meno catastrofici bilanci e previsioni finali dei commercianti. Anche a Roma, dove l’avvio è stato in sordina, per via della pioggia battente che ha indotto molti – probabilmente – a rinviare a oggi. Ma non sono mancate le classiche file, con consistente presenza di turisti stranieri e nostrani già prima dell’orario di apertura, davanti agli esercizi del made in Italy griffato di via Condotti, zona piazza di Spagna. Discrete presenze anche nelle vie dello shopping al quartiere Prati. Mentre in periferia, a Cinecittà, sulla Cristoforo Colombo, alla Romanina e lungo il Raccordo anulare i grandi centri commerciali hanno registrato un confortante pienone. «Nonostante il primo giorno segnato dal maltempo – commenta Roberto Polidori, di Confcommercio Roma – i primi segnali dai nostri associati dimostrano ancora una volta che il pubblico ama particolarmente il periodo dei saldi». E, se il 73 per cento degli italiani, stando al sondaggio di Sky Tg24, spenderà meno per gli acquisti, c’è anche un consistente 27 per cento che intende fare il contrario, e tutto sommato il bilancio potrebbe alla fine risultare confortante. È andata meglio a Milano, nonostante i disagi causati da una manifestazione pro-Palestina partita da piazza san Babila, proprio all’incrocio con via Montenapoleone, la grande via della moda. Code e folla anche in via della Spiga e via Bigli. Ben frequentate anche le vie dello shopping popolare, come Corso Buenos Aires, corso Vittorio Emanuele e via Torino. Ma un vero e proprio boom l’hanno fatto registrare gli outlet, quattro i chilometri di coda formatisi di primo mattino in direzione del 'Serravalle outlet'. Complessivamente le previsioni di Ascomoda- Unione del Commercio di Milano, parlano di un acquisto medio per famiglia di 540 euro: più di 200 euro a persona per un valore complessivo di oltre 480 milioni. Situazione in linea con gli anni scorsi viene segnalata a Venezia. A Torino, invece, la Confesercenti prevede un calo di acquisti del 10-15 per cento, tutto sommato, quindi, comunque contenuto. Mentre in Sicilia, in base alle stime di Confcommercio, il giro d’affari previsto è di 200 milioni di euro con una spesa media pro capite di 250 euro, con un buon 25 per cento in più rispetto allo scorso anno, in grado di porre un riparo al drastico calo registrato nel periodo natalizio.