sabato 20 settembre 2014
Il ministro del Tesoro Usa (nella foto con il presidente Obama) al vertice finanziario in corso in Australia: crescita globale insufficiente. Per favorire la ripresa mondiale si punta al 2% in cinque anni.
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"L'economia italiana è ancora in recessione, tecnicamente parlando, a causa della crescita negativa, ma questa sta finendo e ci aspettiamo una crescita positiva a partire dal prossimo anno". Lo ha detto al G20 in Australia il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan,intervistato da Bloomberg.È iniziato a Cairns in Australia il G20 finanziario che deve preparare il G20 dei capi di Stato e di governo del prossimo novembre. Al centro del dibattito le misure per rafforzare la crescita economica mondiale del 2% in cinque anni, un impegno che i ministri e governatori delle banche centrali intendono ribadire qui a Cairns. Dall'ultimo vertice di febbraio la crescita si è indebolita e particolarmente preoccupante è la situazione dell'area euro, dove si teme il rischio di deflazione. I cambi, dopo un lungo periodo di assenza, tornano di attualità al G20. Il documento conclusivo di domani, ha spiegato il ministro delle Finanze sudcoreano, Choi Kyung Hwan, conterrà un rimando alla necessità di "coordinamento" delle politiche sui cambi, dopo che le divergenti politiche monetarie fra Bce, Fed e Banca del Giappone rischiano di aumentare l'instabilità dei tassi e quindi dei mercati finanziari. Il dollaro ha toccato i massimi da sei anni sullo yen e da 14 mesi sull'euro.Il 2017 sarà l'anno in cui 40 Paesi useranno "il pugno di ferro" contro l'elusione fiscale con un piano a livello mondiale. Lo ha detto al G20 di Cairns il segretario dell'Ocse, Angel Gurria, illustrando il piano annunciato in settimana a Parigi. I Paesi contrasteranno "pratiche aggressive che erodono la base imponibile e spostano gli utili a giurisdizioni a basso carico fiscale". G20 e Ocse, scrive Bloomberg, lavorano allo scambio di informazioni per bloccare le strategie di colossi come Google, Apple e Yahoo.La Russia continua a far parte del G20, malgrado le tensioni per la crisi ucraina. Lo ha confermato l'Australia, il paese che ospita a Cairns il summit dei ministri delle Finanze del gruppo di 20 Paesi. "La porta rimane sempre aperta per le comunicazioni, in modo da poter affrontare alcune delle tensioni geopolitiche che coinvolgono la Russia", ha affermato il ministro australiano del Tesoro, Joe Hockey, spiegando che i Paesi partecipanti hanno convenuto sul mantenimento della presenza russa. "Perché una parte sia esclusa serve il consenso di tutti partecipanti del G20", ha aggiunto. Le dichiarazioni di Hockey giungono dopo che in primavera la Russia è stata sospesa dal G8 a causa della crisi ucraina.Ieri si è tenuta la trilaterale tra i ministri di Giappone, Cina e Corea del Sud. "La crescita globale è insufficiente" riconosce il ministro del Tesoro Usa, Jack Lew, secondo il quale "occorre fare di più"  per favorire la ripresa mondiale.
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