Addetti marketing, infermieri, farmacisti e programmatori ma anche muratori, parrucchieri, meccanici e idraulici: sono queste alcune delle figure "introvabili" sul mercato del lavoro. Lo segnala l'indagine del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro. Per oltre 147mila assunzioni messe in programma, le imprese segnalano serie difficoltà di reperimento, pari quest'anno al 26,7% delle entrate programmate, 6,2 punti percentuali in più del 2009. Le maggiori difficoltà di reperimento, per il ridotto numero di candidati o per la loro inadeguata preparazione, si riscontrano per i dirigenti (48%),per le professioni intellettuali, scientifiche e a elevata specializzazione (35,5%) e per gli operai specializzati (35,2%), mentre si riduce progressivamente per le altre famiglie professionali.Tra le professioni altamente qualificate per le quali le imprese segnalano le maggiori difficoltà di reperimento, la prima posizione è riservata agli addetti al marketing (1.300 quelli richiesti, la metà dei quali "introvabili"), seguiti dagli infermieri (4.500 assunzioni previste, di cui 49,9% difficili), dai farmacisti (oltre 1.200 le richieste ma per 45,8% ci sarebbero difficoltà di reperimento), dagli sviluppatori di software (2.310, 41,6%), dai venditori tecnici e dagli agenti di vendita (entrambi ricercati in oltre mille unità, con una difficoltà di reperimento del 40,8%).Se si guarda poi alle imprese artigiane, la difficoltà di reperimento segnalata è mediamente paro al 36% delle circa 98mila assunzioni non stagionali complessivamente previste, ma raggiunge quote superiori al 70% per alcuni profili ritenuti davvero introvabili, quali i montatori di infissi, parrucchieri e aiuto-parrucchieri, pavimentatori, meccanici e idraulici. Nel dettaglio, tra gli "introvabili" ci sono: i muratori (su oltre 12mila richieste di assunzione, il 28,5% risulta difficile); i parrucchieri (1.720 assunzioni previste di cui il 74,4% difficili); gli aiuto-parrucchieri (1.118; 80,9%); gli elettricisti (2.526, 32,6%); i meccanici (997, 72,9%); gli installatori di impianti elettrici (2.256, 29,8%); gli idraulici (872, 72,1%); i montatori e riparatori di infissi (690, 85,9%); gli installatori di impianti idraulici (1.675, 33,6%); i manutentori di caldaie (626, 61,5%); gli addetti alla lavorazione dei metalli ( 519, 71,1%); gli addetti all'impiantistica civile (571, 63,4%) e i pavimentatori (458, 77,1%).