Il consiglio nazionale ha confermato Paolo Uggè alla presidenza della Fai, la Federazione degli autotrasportatori italiani aderente a Conftrasporto-Confcommercio. Eletti anche il presidente onorario, Vittorio Petrogalli di Brescia ed il comitato di presidenza.
Già sottosegretario ai Trasporti di due governi Berlusconi, per dieci anni vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Uggè rimane al comando della federazione delle imprese di autotrasporto e logistica in Italia, che conta 8 milamila aziende associate per un totale di 120mila dipendenti e 103mila veicoli con un fatturato annuo di 15 miliardi. Una federazione nata nel 1963 e che è voce della categoria nella valutazione e nella soluzione dei problemi del settore, compresa la contrattazione collettiva nazionale di lavoro, la formazione e lavoro degli imprenditori e dei loro addetti, il fisco e contabilità delle imprese, i costi di esercizio e lo sviluppo delle attività di trasporto nazionale e internazionale, i rapporti con le istituzioni, il Parlamento e gli organismi comunitari.
Con questo nuovo mandato, Uggè conferma l’impegno sul piano delle infrastrutture, con l’obiettivo di "Connettere l’Italia", a partire dalla mobilità interna, per garantirne il collegamento con i principali mercati europei e mondiali. “Tra le battaglie, quella sulla sicurezza e sul rispetto delle regole continueranno a ispirare i nostri programmi, insieme all’impegno in ambito europeo per il contrasto al dumping sociale. Ricordo che nel 2017 abbiamo firmato, assieme ad altri otto Paesi comunitari, la ‘Road Alliance’ per promuovere una politica integrata per la tutela dei diritti sociali dei lavoratori e della sicurezza stradale - sottolinea -. Ci vogliono regole uguali per tutti, se veramente vogliamo operare nello stesso mercato con le stesse opportunità e concorrere in modo unitario alla crescita dell’Europa. La stessa Europa - prosegue Uggè - che pone obiettivi e scadenze per la causa ambientale. Un tema che ci sta particolarmente a cuore e che va, a nostro avviso, affrontato con equilibrio, stando attenti a non far prevalere le mode o le ideologie nella scelta o nella demonizzazione di una fonte energetica rispetto a un’altra”.
La riconferma di Uggè arriva in un momento difficile, con l’emergenza che muta gli scenari e il mondo trasportistico diventa centrale per l’approvvigionamento dei beni primari e ospedalieri. Agli operatori dell’autotrasporto Uggè mostra gratitudine “per la loro abnegazione, per non essersi risparmiati nemmeno quando il Covid avrebbe potuto mettere a rischio la loro salute e la loro vita. Per questi lavoratori - conclude - chiediamo rispetto e dignità”.