Il vertice Ue «ha approvato» la linea franco-tedesca concordata a Deauville. «Io e Angela Merkel siamo particolarmente soddisfatti» Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy al termine del Consiglio europeo svoltosi a Bruxelles.David Cameron ha definito «folle» la proposta di aumentare il bilancio 2011 della Unione europea del 6%, così come proposto dalla Commissione con il supporto del Parlamento. Il premier britannico ha aggiunto che Londra non «accetterà alcun trasferimento di potere da Westminster a Bruxelles». No al protezionismo e a una guerra dei cambi: questo il messaggio che il vertice europeo lancia al G20 in vista del summit che si terrà a Seul a novembre. Nella bozza delle conclusioni sul tavolo del vertice, i leader dei 27 sottolineano «la necessità di evitare tutte le forme di protezionismo e mosse sui cambi destinate a ottenere vantaggi competitivi sul breve termini».«Si è deciso di pensare a un eventuale cambiamento del Trattato di Lisbona, ma è ancora tutto per aria. Si è detto però che, anche per quanto riguarda eventuali sanzioni, ci deve essere una assoluta rigidità degli automatismi». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, rientrando in albergo dopo il Consiglio europeo. «Si è lavorato su questi concetti - spiega il premier -: per prima cosa è necessario che ci sia un sistema permanente di soluzione della crisi, in secondo luogo la Germania chiede insistentemente che questo sia introdotto nel Trattato e ci sono tutte le difficoltà degli Stati membri di approvare ulteriormente una modifica del Trattato». «Non c'è ancora una soluzione - conclude Berlusconi - c'è solo un indirizzo nei confronti del presidente Van Rompuy di lavorare insieme alla Commissione per preparare una proposta per la riunione di dicembre».«Per noi è essenziale che il concetto di valutazione dello stato di salute di un Paese metta insieme il debito pubblico e la finanza privata. Siamo uno Stato con debiti, ma le famiglie italiane hanno risparmi. C'è forse una minore propensione al risparmio ma siamo sempre i primi in Europa». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, spiegando che domani il Consiglio europeo tornerà a vagliare le decisioni assunte dai ministri economici in Lussemburgo. «Su questi concetti dobbiamo dire ancora domani la parola definitiva - conclude il premier - ma unendo debito pubblico a finanza privata, considerando bilancia dei pagamenti, riforma delle pensioni, propensione al risparmio degli italiani, la forza del nostro sistema di banche, tutto questo ci fa fare un salto in su e ci colloca immediatamente dopo la Germania e prima di tutti gli altri Paesi europei».