Riforme e conti pubblici, dalla Ue nuova doccia gelata sulla credibilità e solidità economica dell'Italia. Il governo italiano ha avviato le
riforme, ma "diverse misure ambiziose che potrebbero
rappresentare un cambio di passo attendono ancora la piena
adozione o un ulteriore decreto di attuazione e i loro
risultati rimangono quindi incerti" si legge nel
rapporto della Commissione Ue sugli squilibri macroeconomici in
Italia, che rileva "incertezze significative" anche sul
programma di spending review. Il rapporto della Commissione "riflette il contenuto dell'aggiornamento del Def pubblicato il primo ottobre, e i conseguenti emendamenti che sono stati apportati alla fine di ottobre", si legge nel documento della Dg Ecfin.
Per evitare la sovrapposizione dei processi di
sorveglianza, spiegano ancora i tecnici della Commissione, il
rapporto non dà invece "nessuna valutazione sugli obiettivi
rivisti dei conti pubblici, anche se chiaramente sono rilevanti
nel quadro di una procedura per squilibrio macroeconomico".
Una valutazione finale da parte di Bruxelles, si ricorda
infatti, "sarà pubblicata in novembre al più tardi, sulla
base del più dettagliato piano di bilancio per il 2015 e
tenendo conto delle previsioni economiche di autunno". Nel mirino soprattutto i conti pubblici. Mentre "gli sforzi di riforma
vanno avanti e diverse scadenze delle raccomandazioni
specifiche per paese sono programmate per la fine del 2014 e
l'inizio del 2015 - si legge ancora nella nota - i progressi dei prossimi mesi saranno cruciali per valutare il successo dell'Italia nell'attuare
misure per affrontare i suoi squilibri" macroeconomici, e in
particolare l'elevato debito pubblico.