sabato 6 settembre 2014
Il presidente uscente della Commissione Ue al workshop Ambrosetti: bene i governi Monti e Letta, ora chiudere percorso. Su Ue e flessibilità: «Consolidamento fiscale non sia un'ossessione».
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"Sono stati fatti molti annunci ma finora nulla di concreto": così il presidente uscente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, è intervenuto al workshop Ambrosetti parlando della necessità di riforme strutturali, insieme all'ex presidente del Consiglio EnricoLetta e al presidente del Senato Pietro Grasso. A suo giudizio occorre rispettare l'agenda e avere"coraggio e pazienza". Barroso ha inoltre elogiato le riforme fatte dai governi Monti e Letta, riforme che "ora hanno bisogno di essere completate". Quanto invece al programma dei mille giorni di Renzi, Barroso ha espresso una valutazione "molto positiva".Sulla flessibilità "serve un modo intelligente di implementare le regole che abbiamo". Per Barroso "serve il rispetto delle regole" e il consolidamento fiscale, che "non deve essere un'ossessione", permette di non finire nel "mirino dei mercati"."Non intendo parlare della flessibilità ma non resisto visto che è il tema del giorno", ha proseguito Barroso. "Penso che dovremmo evitare qualsiasi cosa che ci possa deviare dalle riforme e a volte alcune discussioni sono un modo per rilassare i nostri sforzi per la crescita, la competitività e la flessibilità". "Voglio ripetere quello che ho detto a luglio con Renzi, quindi prima della dichiarazione del mio amico Draghi a Jackson Hole: nessun primo ministro ha spinto per un cambio di regole. Le regole ci sono e vanno rispettate, quelle attuali forniscono una certa flessibilità. Serve un modo intelligente di implementare quelle che abbiamo". Barroso ha poi chiuso il suo intervento ponendo l'accento sul fatto che il Patto che lega i Paesi europei è "di Stabilità e Crescita: ci servono tutti e due gli aspetti".
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