"Sono stati fatti molti annunci ma finora nulla di concreto": così il presidente uscente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, è intervenuto al workshop Ambrosetti parlando della necessità di riforme strutturali, insieme all'ex presidente del Consiglio EnricoLetta e al presidente del Senato Pietro Grasso. A suo giudizio occorre rispettare l'agenda e avere"coraggio e pazienza". Barroso ha inoltre elogiato le riforme
fatte dai governi Monti e Letta, riforme che "ora hanno bisogno di essere completate". Quanto invece al programma dei mille
giorni di Renzi, Barroso ha espresso una valutazione "molto
positiva".Sulla flessibilità "serve un
modo intelligente di implementare le regole che abbiamo". Per Barroso "serve il rispetto delle
regole" e il consolidamento fiscale, che "non deve essere
un'ossessione", permette di non finire nel "mirino dei
mercati"."Non intendo parlare della
flessibilità ma non resisto visto che è il tema del giorno", ha
proseguito Barroso. "Penso che dovremmo evitare qualsiasi cosa
che ci possa deviare dalle riforme e a volte alcune discussioni
sono un modo per rilassare i nostri sforzi per la crescita, la
competitività e la flessibilità".
"Voglio ripetere quello che ho detto a luglio con Renzi,
quindi prima della dichiarazione del mio amico Draghi a Jackson
Hole: nessun primo ministro ha spinto per un cambio di regole.
Le regole ci sono e vanno rispettate, quelle attuali forniscono
una certa flessibilità. Serve un modo intelligente di
implementare quelle che abbiamo".
Barroso ha poi chiuso il suo intervento ponendo l'accento sul
fatto che il Patto che lega i Paesi europei è "di Stabilità e
Crescita: ci servono tutti e due gli aspetti".