Nuova vittoria in sede legale per i rider - Ansa
I ciclofattorini di Uber Eats hanno diritto al riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato: è questo il senso di una sentenza con cui il tribunale del lavoro di Torino ha condannato una società collegata, Uber Italy, altermine di una causa promossa da dieci rider. Ai ricorrenti, l'azienda dovrà corrispondere la retribuzione per l'attività svolta oltre alle relative indennità. Sulla vicenda è in corso a Milano un procedimento penale per caporalato. Non è la prima volta che una sentenza stabilisce che i rider debbano essere considerati dipendenti a tutti gli effetti delle piattaforme di food-delivery e non collaboratori in quanto è il datore di lavoro che stabilisce tempi e modalità di lavoro.