Twitter vola in Borsa. Dopo l'esordio a 45,10 dollari per azione, i titoli della società si rafforzano ulteriormente a 46,10 dollari, oltre il 77% in più rispetto ai 26 dollari fissati nell'ipo (initial public offering).Una cifra - quella fissata per l'esordio in Borsa - superiore alle attese, con la quale la società che "cinguetta" è valutata 18 miliardi di dollari. I 26 dollari sono circa il 50% del prezzo di riferimento di 17-20 dollari per azione comunicato solo due settimane fa, e rivisto già al rialzo nei giorni scorsi a 23-25 dollari per la domanda elevata. L'offerta è da 70 milioni di azioni, con la vendita delle quali raccoglie 1,82 miliardi di dollari. Considerando anche l'opzione per l'acquisto di ulteriori 10,5 milioni di azioni, l'offerta sale a 80,5 milioni di azioni per 2,1 miliardi di dollari raccolti. Twitter, la maggiore Ipo tecnologica dallo sbarco in Borsa di Facebook, esordirà a Wall Street fra poche ore. Con l'ipo la società che cinguetta conta di raccogliere 2,1 miliardi di dollari, più degli 1,9 miliardi di dollari di Google nel 2004, quando è sbarcata in Borsa. Ma le differenze fra le due società sono evidenti: Google era già in utile quando è arrivata a Wall Street, mentre Twitter ancora non lo è. E sulle prospettive future della società uccellino si interrogano gli analisti. Goldman Sachs prevede una crescita dei ricavi del 32% nel 2015. Morningstar punta su un aumento del 64%, ma le informazioni a sua disposizione sono più limitate rispetto a quelle di Goldman Sachs, che è una delle banche che cura l'Ipo di Twitter. Twitter ha scelto di quotarsi al New York Stock Exchange con il simbolo 'TWTR', a differenza di Facebook che ha preferito il Nasdaq, i cui problemi hanno complicato il primo giorno di scambi del social network, aprendo la strada anche ad azioni legali. Twitter fin dall'inizio ha cercato di prendere le distanze da Facebook, il cui prezzo alla quotazione era di 38 dollari per azione e che nel quasi primo anno di scambi è rimasto sotto la soglia.