Il piano di Tsipras che ieri notte ha incassato il sì del patrlamento greco passa ora al vaglio dell'Eurogruppo che comincerà ad esaminarlo nel pomeriggio di oggi per arrivare a un'approvazione nella giornata di domani. Di seguito i punti essenziali.
Target bilancio. Vengono fissati a 1,2,3, e 3,5 nel 2015, 2016, 2017 e 2018, ma una postilla spiega che saranno rivisti assieme alle istituzioni, alla luce dei recenti sviluppi economici. Iva. Darà un gettito dell'1% del Pil all'anno, e includerà nell'aliquota standard del 23% ristoranti e catering, una ridotta del 13% si applicherà a cibo, energia, alberghi e acqua, e una super-ridotta al 6% a farmaci, libri e teatro. Si elimina lo sconto per le isole entro il 2016, partendo da quelle a reddito più elevato e turistiche, ed escludendo quelle più remote.Misure fiscali strutturali. Abolite le agevolazioni sulla benzina per gli agricoltori e i trattamenti fiscali "preferenziali" ad agricoltori e armatori. Aumento della tassa sulle imprese dal 26% al 28%, con un anticipo di pagamento del 100% sui loro profitti. Aumento del contributo di solidarietà e revisione della tassa sulle proprietà dopo l'aggiustamento del valore catastale, aumento della tassa di lusso dal 10% al 13% retroattiva al 2014. Tagli alla difesa di 100 milioni di euro nel 2015 e 200 milioni nel 2016. Introduzione della tassa sugli spazi pubblicitari in tv. Pensioni. Via quelle anticipate, creando forti disincentivi e penalità. Progressivo innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni entro il 2022. Abbandono progressivo del contributo di solidarietà alle pensioni più povere (Ekas) entro il 2019. Aumento del contributo sanitario per pensionati dal 4% al 6% ed esteso a quelle supplementari. Mercato del lavoro. Nuova legislazione su contrattazione collettiva entro fine 2015, ma da decidere con le istituzioni dell'ex Troika. Privatizzazioni. Il Governo procederà entro ottobre con quelle degli aeroporti regionali, del porto del Pireo e degli scali di Salonicco e Hellinikon.