Servizi in banda ultralarga nel nostro Paese grazie alla tecnologia satellitare. È il progetto di Tim grazie all'accordo da 150 milioni siglato con i francesi di Eutelsat. Annunciato per primo dal ceo del gruppo Tim Luigi Gubitosi durante l'assemblea annuale dell'Anci, l'accordo è in linea con l'obiettivo di chiudere progressivamente il digital divide in Italia a partire dal 2021 coprendo anche le zone più isolate e remote del Paese.
"Arriveremo con la banda larga nei posti più impossibili: dall'isola di Montecristo, all'eremo, piuttosto che alla baita sperduta in alta montagna", promette Gubitosi certo che il gruppo abbia "tutte le tecnologie esistenti al mondo per portare il collegamento". Il manager ha spiegato che "questo avverrà in tutte le Regioni in via sperimentale per il primo anno e a fine 2022 il servizio sarà completo su tutto il continente e nelle isole. Potremo essere veramente ovunque".
Tim acquisterà per i prossimi anni l'intera capacità trasmissiva per l'Italia sui due nuovi satelliti ad altissime prestazioni che Eutelsat ha attivato. Il gruppo attiverà nei prossimi mesi il satellite Konnect per la distribuzione della banda ultralarga satellitare e, successivamente, il satellite Konnect Vhts che grazie alla sua maggiore capacità, consentirà di offrire connessioni ancora più performanti ad un numero maggiore di clienti.
L'offerta a banda ultralarga satellitare che Tim lancerà nei primi mesi del 2021 andrà ad aggiungersi alle offerte di connettività ultrabroaband presenti sul mercato risultando quindi completementare per coprire anche le zone più isolate del territorio.
Commenta Rodolphe Belmer, ceo di Eutelsat: "Siamo lieti di annunciare questo importante accordo con Tim che fornirà la banda larga ad alta velocità a tutte le famiglie italiane".