mercoledì 9 gennaio 2013
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​La Tares, tariffa che da quest'anno sostituirà la Tarsu (tassa sui rifiuti) e la Tia (Tariffa igiene ambientale), costerà agli italiani quasi due miliardi di euro in più e garantirà un gettito complessivo di almeno otto miliardi. La stima è del Confederazione degli artigiani (Cgia) di Mestre, che ha ricavato il dato sottraendo dalle spese assunte dalle stesse amministrazioni comunali per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (7 miliardi) le entrate derivanti dall'applicazione della Tarsu o della Tia (6,1 miliardi).La differenza tra i due importi dà luogo - spiega la Cgia - a 0,9 miliardi di euro; cifra alla quale va aggiunto 1 miliardo di euro circa derivante dall'applicazione della maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato prevista dalla Tares a carico del titolare dell'immobile. Questo miliardo è stato stimato dalla relazione tecnica allegata al decreto legge "Salva Italia" del 2011.Il legislatore, ricorda la Cgia, ha stabilito che la Tares servirà anche per finanziare i cosiddetti “servizi indivisibili” prestati dagli Enti Locali - illuminazione pubblica, manutenzione strade e altri - dei quali beneficia l'intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all'effettiva percentuale diutilizzo individuale.
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