"Abbiamo tempo perché i veri tagli ai ministeri partono dal 2015" ma dato che l'aumento dell'Iva, che sarà incassato con l'emissione di fatture che altrimenti non sarebbero state emesse, è stimato in modo prudenziale e che i tendenziali di finanza pubblica potrebbero migliorare "possiamo guardare con una certa serenità" a queste riduzioni. Lo afferma il deputato del Pd e relatore al decreto legge sui debiti della P.a.
Marco Causi, intervenendo in Aula alla Camera. Il decreto legge sui debiti della P.a. comporta coperture per quanto riguarda gli oneri connessi ai maggiori interessi del debito pubblico, pari a oltre 550 milioni di euro all'anno: "Per il 2014 - sottolinea Causi - il meccanismo è automatico" e fa perno sull'incremento degli incassi Iva, che il governo "stima in modo prudenziale ma che solo se consideriamo un'aliquota "al 10% come per l'edilizia - dice Causi - potrebbe arrivare a essere intorno ai 3 miliardi". Discorso diverso - sottolinea il relatore al dl - dal 2015, quando scatta la copertura legata alle riduzioni di spesa dei ministeri, seppure con l'esclusione di ricerca, istruzione, sviluppo. Ma in questo caso, aggiunge, "abbiamo tempo e l'auspicio è che i tendenziali di finanza pubblica possano dare conto di una situazione meno difficile di quella attuale in modo da poter guardare a queste spese in modo più sereno".