mercoledì 16 ottobre 2013
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L’Indonesia è la patria dei «cattivi del web». Il 38 per cento del traffico “malato” di internet (attacchi web, pirateria, spam eccetera) arriva da lì. La Cina è al secondo posto con il 33 per cento, seguita dagli Stati Uniti con il 6,9 per cento. Tra i Paesi europei la palma di «nazione pirata» va alla Romania (che si piazza nona nel mondo), anche se da lì parte solo l’1% degli attacchi. Lo rivela «Lo stato di Internet», il nuovo rapporto di Akamai, una delle più importanti società mondiali a curare le connessioni dei principali attori della Rete.La top ten dei «cattivi»A completare la top ten dei Paesi cattivi ci sono Taiwan (2,5%), Turchia (2,4%), India (2%), Russia (1,7%),Brasile (1,4%) e Corea del Sud (0,9%). Tutti insieme generano l’89 per cento del traffico malato dell’intera Rete mondiale. Ma attenzione, come indicano gli esperti di Akamai, «il fatto che un attacco o una violazion Internet parta da un determinato Paese, non significa necessariamente che chi l'ha commesso vi risieda». Una delle specificità della Rete è quella «di potere effettuare un attacco attraverso i computer di un determinato Paese, stando comodamente seduti in un altro luogo, anche a migliaia di chilometri di distanza».
L'Internet più veloce del mondo è a Hong Kong​​Il rapporto Akamai contiene anche un altro dato interessante. Nel secondo trimestre del 2013, la velocità di connessione media globale è aumentata del 5,2% a 3,3 Mbps, con la velocità media di connessione di picco globale in aumento dello 0,1% a 18,9 Mbps.L'Internet più veloce del mondo si trova a Hong Kong, dove la velocità di connessione media di picco raggiunge i 65,1 Mbps, mentre la Corea del Sud è al secondo posto con 53,3 Mbps. Negli Stati Uniti, la velocità media di connessione picco è 36.3 Mbps ma la media di connessione è di 8,7 Mbps. Non solo. «Un americano su cinque non ha accesso alla banda larga»
Il traffico da cellulari è raddoppiato
La velocità media globale nel mondo dei collegamenti internet dai telefoni varia da 0,5 Mbps a 9,7 Mbps. Nel
complesso, il volume del traffico dati mobile è cresciuto rispetto al Primo trimestre 2013 del 14 per cento e rispetto ad un anno fa è quasi raddoppiato.
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