mercoledì 20 novembre 2013
La commissione al lavoro per sfoltire gli emendamenti: ridotte a 548 le proposte di modifiche. Previsti 100 milioni in più alle famiglie nel 2014. E domani il Consiglio dei ministri annulla la seconda rata Imu.
Hollande oggi a Roma, asse su Tav e crescita
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Lavori della commissione in stand-by nonostante l'intesa raggiunta dai gruppi parlamentari per sfoltire gli emendamenti si sia concretizzata, riducendo a 548 le proposte di modifica. La seduta è stata infatti aggiornata alle 16 e si è ancora in attesa degli emendamenti dei relatori e del governo. Per quanto riguarda le proposte di modifica dei gruppi parlamentari, secondo quanto viene riferito, il numero più cospicuo di emendamenti arriverebbe dal Pd (179), seguito da Fi che ne avrebbe presentato 115 e a distanza da Ncd con 51.I lavori della commissione Bilancio oggi pomeriggio partiranno dal capitolo delle calamità. Lo riferisce il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta a margine dei lavori in Senato. "Il senatore Ugo Sposetti - dice Baretta - ha detto di ritenere che oggi la commissione debba cominciare dalla calamità e il Presidente ha detto che va bene. Il governo condivide e pensa che questo tema vada affrontato con la rilevanza necessaria".Esecutivi Cgil Cisl e Uil il 26 su modifiche ddl Cgil, Cisl e Uil riuniranno i loro esecutivi unitari martedì 26 novembre per fare una valutazione sulla mobilitazione della scorsa settimana a sostegno delle modifiche al ddl stabilità e per decidere nuove iniziative a sostegno dei cambiamenti chiesti. Lo ha riferito il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine di un incontro di circa un'ora e mezza avuto con i leader di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti.Blocco voto Province, proroga a giugnoProroga del blocco delle elezioni provinciali a giugno 2014. Lo prevede la bozza di un emendamento del governo alla Legge di Stabilità che prevede che fa slittare al prossimo giugno le misure previste già lo scorso anno in attesa di una riforma del settore.Insieme a stadi anche nuovi palazzi In arrivo nuovi stadi ma anche nuovi palazzi. La bozza dell'emendamento di governo alla Stabilità, che rifinanzia il fondo-stadi, prevede che "l'intervento possa prevedere uno o più impianti sportivi nonché insediamenti edilizi o interventi urbanistici entrambi di qualunque ambito o destinazione anche non contigui agli impianti sportivi".A famiglie +100 milioni in 2014Incremento di 100 milioni di euro nel 2014 e di 50 milioni di euro all'anno per il biennio 2015-2016 del fondo per le politiche della famiglia. Lo prevede un emendamento del governo contenuto nella bozza del pacchetto di proposte a firma dell'Esecutivo alla Legge di Stabilità.A Protezione civile 1,5 milioni l'annoUn milione e mezzo all'anno dal 2014 alla Protezione civile per garantire una indennità ad hoc al personale non dirigenziale. Lo prevede un emendamento del governo alla Legge di Stabilità contenuto nella bozza del pacchetto di proposte a firma dell'Esecutivo.

Ridotte risorse Mose 2014Si riducono di 49 milioni di euro le risorse destinate al Mose nel 2014, che scendono così da 200 a 151 milioni di euro. Lo prevede una bozza di emendamento del governo alla legge di stabilità. Gli stanziamenti sono riassegnati per l'anno 2017, con un'autorizzazione di spesa che passa da 30 a 79 milioni di euro.

Fondo garanzia nuovi stadiIl fondo di garanzia per la costruzione, l'ammodernamento e l'acquisto di impianti sportivi (compresi gli stadi da parte di società o associazioni sportive) sarà integrato con 10 milioni nel 2014, 15 milioni nel 2015 e 20 milioni per il 2016. E' quanto prevede il pacchetto di emendamenti del governo alla legge di stabilità secondo una bozza arrivata in Parlamento

LEGGE IN STALLONon si è ancora sbloccato il cammino della legge di stabilità in commissione Bilancio al Senato. E ora il governo pensa al voto di fiducia in aula per accelerare l’iter del ddl e costringere la nuova Forza Italia a chiarire la sua posizione politica nei confronti dell’esecutivo. Lo stallo sulla manovra risente in queste ore soprattutto della contrapposizione tra gli alfaniani del Nuovo Centrodestra e i "falchi" rimasti con Berlusconi. Per ora questi ultimi partecipano agli incontri di maggioranza ma c’è la possibilità che si preparino a votare contro la manovra.Oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per verificare se si trova l’accordo sui contenuti. I relatori hanno chiesto ai gruppi di sfrondare la valanga di emendamenti presentati (oltre 1.500) segnalando i 200 più importanti su cui concentrare il confronto. Ma restano le resistenze dei berlusconiani. L’appuntamento è per questa mattina. Il pacchetto di emendamenti decisivo sarà quello presentato dagli stessi relatori, che lavorano d’intesa con il governo e in particolare con il vice-ministro Fassina e il sottosegretario alla presidenza Legnini. Il calendario prevedeva l’ok finale della commissione domani sera e l’approdo in aula venerdì. Ma la tempistica può allungarsi e l’arrivo all’assemblea di Palazzo Madama slittare a lunedì. L’ipotesi della fiducia è legata a una votazione in aula in tempi stretti, prima del 27, quando è atteso il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi.Intanto il governo si appresta a mettere la parola fine al tormentone della seconda rata dell’Imu 2013: il Consiglio dei ministri non è ancora convocato ma è quasi sicuro che si terrà domani per varare il decreto che annulla il pagamento. L’ultimo braccio di ferro in corso in queste ore riguarda l’ipotesi di continuare a far pagare terreni e fabbricati agricoli. In questo modo scenderebbero da 2,4 a 2 miliardi di euro le risorse da trovare a copertura del mancato gettito Imu. Contro questa scelta insorge la nuova Forza Italia, che ieri ha messo nel mirino i rappresentanti del Ncc, a partire dal ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo. Altro nodo da sciogliere riguarda le case di lusso: continueranno a pagare solo le categorie catastali A1, A8 e A9 o saranno chiamati ai versamenti anche i proprietari di altre abitazioni di pregio? Il grosso delle risorse a copertura del decreto Imu arriverà comunque dai maxi-acconti per Ires e Irap chiesti alle banche. Spunta l’anticipo anche sul risparmio amministrato.Il tema della casa è centrale anche nel cammino della legge di stabilità. I due relatori (Santini, del Pd e D’Ali, del Ncd) puntano a una nuova tassazione che il prossimo anno sia inferiore a quella prevista nel 2013 e non superi quanto si è pagato nel 2012. Forza Italia spinge per la totale esclusione della componente patrimoniale dagli oneri previsti per le prime case. Sul taglio del cuneo fiscale si conferma il tentativo di ridurre la platea ai redditi più bassi, ma si guarda anche ai benefici a favore delle imprese. Sulla vendita degli immobili balneari si potrebbe trovare un accordo tra i gruppi parlamentari, accordo già sicuro per quanto riguarda la piattaforma di garanzie per il credito alle imprese attraverso il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti.Nel frattempo relatori e governo hanno già messo a punto una proposta di modifica: che estende anche a Bankitalia la stretta sul pubblico impiego: il tetto agli stipendi dei manager riguarderà anche Via Nazionale, così come il blocco del turn over. Si tratterebbe di una norma di indirizzo che salva formalmente l’autonomia di bilancio di Bankitalia. Nicola Pini
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