I l prelievo erariale unico (Preu) sulle slot sale dal 15 al 17,5% e si riduce la percentuale minima destinata alle vincite (payout) dal 74 al 70%. Viene inoltre vietata la pubblicità dei giochi con vincita in denaro, ma solo nelle trasmissioni radiofoniche e televisive dalle 7 alle 22 di ogni giorno. Resta sui siti specializzati e restano le sponsorizzazioni. Sono gli effetti dell’emendamento del governo che accoglie parzialmente le richieste delle associazioni 'non slot'. Non vengono infatti previsti ritocchi sulla tassazione delle più remunerative macchinette Vlt, che permettono vincite fino a 500mila euro e sono per questo in forte espansione (+3,41% nel 2015). Tanto da aver raggiunto le slot per spesa dei giocatori (25,8 miliardi le slot e 22,1 le Vlt), pur essendo molte di meno: 50mila contro 340mila. Nel contempo verrà eliminata la tassa di 500 milioni prevista dalla precedente legge di Stabilità. Un’operazione che porterà in cassa 186 milioni, da impiegare per 'finalità sociali'. Destinazione 'curiosa', come il fatto che all’aumento della tassazione corrisponda una diminuzione della percentuale delle vincite sul giocato. È prevista poi una riduzione delle slot, ma con l’introduzione di modelli più sofisticati. Mano pesante, invece, contro i 'totem', apparecchi irregolari sulle piattaforme on-line. Per distribuzione e numero delle sale sul territorio deciderà la Conferenza Stato-Regioni.