La futura Smart: da ottobre 2019 sarà solo elettrica
Guidare guardando avanti, sempre. Prima inventando quello che non c’era, cioè una vettura lunga appena due metri e mezzo per rivoluzionare gli spostamenti cittadini. E ora convertendosi completamente all’elettrico, svolta necessaria forse ma comunque epocale per un marchio che non ne aveva bisogno nell’immediato per continuare a realizzare numeri di vendita di assoluto rispetto.
Sta in questo il passato e il futuro di Smart: giusto 20 anni fa, il 2 luglio del 1998, nasceva il primo esemplare. E tra appena 15 mesi, a settembre 2019, verrà prodotta l’ultima Smart a motore tradizionale. Dopo di allora sarà solo elettrica. Una scelta coraggiosa, che coinvolge tutto un brand che oggi vende 25mila vetture l’anno in Italia, primo Paese al mondo come numero di immatricolazioni.
Ma il vero scatto concettuale, Smart lo farà (e in parte già lo fa) con quello che offre insieme a questa svolta. Come amano ripetere coloro che si occupano del marchio a Roma, di fronte all’elettrico si sono innamorati del “problema” e non solo del prodotto, per costruire intorno al cliente un sistema che lo supporti in questa scelta rischiosa. Spiega Maurizio Zaccaria, nominato da pochi giorni direttore Smart e Innovative sales Italia: «La nuova proposta esclusivamente a batteria comporta per il potenziale acquirente tre motivi d’ansia. Il primo è quello che riguarda la struttura di ricarica, e qui arriva la risposta di Smart con la sua offerta di servizi “ready to”, sviluppata per rendere la mobilità pronta per le smart city del futuro».
“Ready to park” già ora offre ai clienti Smart di Roma, Firenze e Genova l’opportunità di parcheggiare all’interno di un network di autorimesse convenzionate, insieme a “ready to charge”, frutto della sinergia con Enel X, la divisione di Enel dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali per clienti, città, aziende e mobilità elettrica che integra il servizio di ricarica con prenotazione, accesso e pagamento attraverso un’unica App. Per entrare in questo mondo di servizi è sufficiente scaricarla sullo smartphone e inserire la targa della propria auto. «Attraverso la mappa interattiva - spiega Zaccaria - è possibile scegliere il parcheggio con posti liberi e l’eventuale colonnina di ricarica, effettuare la prenotazione e raggiungere l’autorimessa. Per accedere al parcheggio e al punto di ricarica basta attivare il Bluetooth e avvicinare il proprio smartphone alla sbarra del parcheggio. L’App permette di controllare il tempo di sosta, lo stato della ricarica, pagare con carta di credito e aprire la sbarra in uscita».
A oggi la rete “ready to park” conta quasi 100 autorimesse a Roma, 21 a Firenze e 4 a Genova ed è pronto ad espandersi in altre città italiane come Milano e Napoli. La rete di strutture di ricarica entro la fine dell’anno potrà contare su un minimo di due fino ad un massimo di otto punti di ricarica per ogni hub, con potenza fino a 22 kw per ricaricare la Smart in meno di un’ora. «Ma la nostra offerta va oltre - aggiunge il direttore del brand - perchè a chi acquista una Smart elettrica viene offerta e installata gratuitamente anche una colonnina di ricarica privata, una wall-box da sistemare nel garage di casa per chi lo possiede».
Il secondo ostacolo psicologico da superare è e sarà quello dell’autonomia delle vettura: «Attualmente però la Smart elettrica garantisce 160 km di percorrenza con un pieno di elettricità, a fronte dei 40 km giornalieri mediamente percorsi da chi la usa abitualmente: un margine quindi più che sufficiente e che consente di fare il pieno solo una volta ogni 4 giorni». Infine il prezzo, ultimo dubbio degli scettici. La Smart a batteria acquistata con rate mensili costa tra i 330 e i 340 euro al mese, cioè 60-70 in più della versione a benzina, «una differenza - precisa Zaccaria - ampiamente compensata dal risparmio che si ha sul costo del carburante, della manutenzione e dei vantaggi che la scelta elettrica comporta, come l’accesso gratuito nelle Ztl».