Un agricoltore al lavoro in un campo di fagioli di San Quirino, un presidio slow food - Slow Food
In vista del G7 Agricoltura, che si terrà dal 26 al 28 settembre a Ortigia, a Siracusa, Slow Food ha presentato la sua lista di proposte ai governi per un cibo buono, pulito e giusto per tutti:
1. Supporto alle aziende agroecologiche: Incoraggiare le aziende che utilizzano pratiche agroecologiche per preservare e rigenerare il suolo e la biodiversità, riducendo il consumo di risorse idriche.
2. Tutela degli allevatori e degli ecosistemi fragili: Supportare chi alleva nel rispetto degli animali e chi protegge ecosistemi fragili, soprattutto nelle aree marginali.
3. Educazione alimentare obbligatoria: Introdurre l'educazione alimentare in tutte le scuole e promuovere una ristorazione collettiva basata su prodotti freschi, locali e di qualità, riducendo lo spreco alimentare.
4. Politiche per ridurre gli sprechi alimentari: Implementare misure vincolanti per ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera alimentare, promuovendo il consumo responsabile.
5. Trasparenza nella catena alimentare: Garantire ai consumatori informazioni trasparenti e complete sui prodotti alimentari, promuovendo criteri minimi di sostenibilità negli acquisti pubblici di cibo.
6. Sostegno ai mercati locali e alla vendita diretta: Incentivare la vendita diretta e i mercati dei produttori per favorire un legame diretto tra agricoltori e consumatori.
7. Prezzo giusto per gli agricoltori: Garantire agli agricoltori un giusto compenso per il loro lavoro, anche attraverso la regolamentazione della produzione e vendita di OGM.
8. Promozione della ricerca scientifica: Sostenere la ricerca scientifica e l'innovazione tecnica, purché pubblica, accessibile e orientata verso il bene comune e le necessità delle comunità locali.
9. Sovranità alimentare globale: Promuovere politiche economiche e commerciali che garantiscano la sovranità alimentare per tutte le popolazioni, limitando il controllo delle multinazionali sul cibo.
10. Riduzione degli imballaggi: Introdurre l'obbligo per le aziende di ridurre al minimo gli imballaggi, limitando l'uso della formula "usa e getta" solo ai casi strettamente necessari.
«Il mondo sta attraversando una serie di crisi che non hanno precedenti. Il nostro modello di sviluppo sta erodendo le risorse naturali e la biodiversità senza restituire benessere ai cittadini, perché è basato su principi insostenibili: il falso mito della crescita infinita, l’iper produttivismo, il consumismo, lo spreco e lo sfruttamento dei lavoratori. Per affrontare queste crisi, secondo Slow Food, è necessario intervenire con urgenza, puntando su una nuova relazione con la natura e sulla diffusione di pratiche agroecologiche» hanno sottolineato Edward Mukiibi e Barbara Nappini, rispettivamente presidente di Slow Food e presidente di Slow Food Italia.
L'appuntamento Terra Madre Salone del Gusto
Negli stessi giorni del vertice del G7, si svolgerà a Torino la 15a edizione di Terra Madre Salone del Gusto, intitolata "We Are Nature", è legato agli obiettivi delle Slow Food Farm. L'evento internazionale, che si terrà a Torino presso Parco Dora dal 26 al 30 settembre, è organizzato da Slow Food, la Città di Torino e la Regione Piemonte. Il tema scelto per quest'anno è "We are Nature".
Il progetto Slow Food Farm
Slow Food ha presentato ufficialmente le Slow Farms, che nascono con l'obiettivo di sostenere l'economia locale e nutrire le comunità, preservando la biodiversità, la fertilità del suolo e le risorse naturali. Queste aziende agricole svolgono un ruolo cruciale nel promuovere pratiche sostenibili.
«Le Farms, saldamente radicate sul territorio, avranno un ruolo fondamentale - ha spiegato Mukiibi - nel riunire le comunità e contribuire a garantire accesso a un cibo buono, pulito e giusto per tutti contrastando le crisi climatica, ambientale, sanitaria e sociale».