C’è sempre una prima volta. E la prima volta per Skoda si chiama Enyaq iV. Il Suv che, oltre ad essere il primo modello della casa boema costruito sulla piattaforma elettrica MEB del Gruppo Volkswagen, è anche il primo modello elettrico costruito al di fuori del territorio tedesco (è prodotto nello stabilimento di Mladá Boleslav). Le batterie? Si trovano nella parte bassa del pianale. La trazione? Posteriore, come tutte le elettriche del gruppo, a 2 o 4 ruote motrici. Le dimensioni? Ideali per una vettura comoda da guidare in qualunque condizione: 4,64 metri di lunghezza; 1,87 di larghezza; 1,6 di altezza; 2,765 il passo. Dimensioni che garantiscono un’ampia capacità bagagliaio (da 585 a 1.710 litri con i sedili posteriori ribaltati) e più di 40 litri di vani ben distribuiti nell’abitacolo.
Skoda Enyaq iV inaugura, diciamo così, un nuovo modo di proporre un modello: nell’acquisto il cliente, infatti, più che scegliere l’allestimento, dovrà scegliere la batteria. Che, in questo caso, può essere di 50 (148 CV e 109 kW), 60 (179 CV e 132 kW) e 80 (204 CV e 150 kW). Ad ogni batteria, ovviamente, corrispondono un determinato consumo di energia, una precisa autonomia (da 350 a 537 km) e uno standard di dotazioni. E corrispondono anche i prezzi: la Enyag iV 50 costa 35.950 euro; la Enyag iV 60 parte da 39.950 e arriva a 44.550 euro (sono disponibili le versioni Executive e Sportline); la Enyag iV 80 parte da 46.350 e arriva a 50.350 euro fra versione Executive e Sportline. Dettaglio da non sottovalutare assolutamente: tutte le versioni della nuova Enyag iV godono fino a 10.000 euro di incentivi statali, più quelli locali.
Com’è. Visto da fuori il SUV Enyag iV è abbastanza piacevole, ha proporzioni equilibrate e un aspetto dinamico interessante. Belli i gruppi ottici così come la calandra contraddistinta da un designa semplice e moderno. L’effetto “wow”, però, lo si ha salendo a bordo (noi abbiamo provato la versione 80, la top di gamma) dove materiali (di ottima qualità) e colori sono coordinati (e abbinati) con gusto. Per la prima volta su una Skoda compare un display centrale così grande (13”) mentre il nuovo Digital Cockpit di 5,3’’ (in opzione è disponibile anche l’head-up display) è ben leggibile e ricco di informazioni.
Skoda ha adottato un nuovo approccio anche nella creazione degli interni di Enyaq iV, offrendo ben 6 inedite Design Selection (Studio, Loft, Lodge, Lounge, Suite e EcoSuite) al posto delle classiche linee di allestimento e una struttura semplificata e nuova per le opzioni disponibili. Le Design Selection si ispirano agli ambienti abitativi moderni e lo stile, i colori e i materiali utilizzati sono tutti perfettamente coordinati. I clienti possono scegliere tra undici pacchetti tematici e selezionare opzioni individuali, indipendentemente dal modello preferito.
A noi sono piaciuti anche il volante multifunzione in pelle a tre razze con pulsanti di comando e ruote zigrinate, il sistema di avviamento senza chiave Kessy Go; i sedili, con tanto di regolazione elettrica, che sono delle vere e proprie poltrone; la consolle centrale dove, oltre a due vani porta-bottiglia c’è anche un grande vano porta-oggetti e, ovviamente per Skoda, lo spazio che è davvero tanto per tutti i 5 passeggeri (non è prevista una versione a 7 posti).
Infotainment e connettività: che bella sorpresa. Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di apprezzare anche il cosiddetto “Digital Cockpit” che visualizza le informazioni più importanti come la velocità, i dati di guida, la navigazione e i sistemi di assistenza attiva, su uno schermo da 5,3’’. L'head-up display opzionale, poi, proietta ulteriori informazioni nel campo visivo diretto del conducente. Lo schermo in plancia, a seconda delle versioni, ha diagonale di 10” (50 iV) o, come nel nostro caso, di 13” (60 iV – 80 iV).
Trovandoci al volante di una vettura 100% elettrica è naturale che l’occhio si fissi sull’indicatore dell’autonomia (quella dichiarata da Skoda è di 520 km circa). Bene, come in qualunque vettura, elettrica o endotermica che sia, più si schiaccia sull’acceleratore e più si consuma (su questo non ci piove). Non è un dato di fatto ma una bella sorpresa quando, per esempio, ci siamo trovati a guidare in discesa e la vettura ci consigliava di inserire la modalità B, quella di ricarica; così, giusto per recuperare un po’ di autonomia “consumata”. Percorrendo poco più di qualche chilometro, l’indicatore del contachilometri si è impennato verso l’alto aumentando parecchio la nostra autonomia. Ciò a testimonianza del fatto che l’autonomia dipende davvero dal modo in cui si guida. Comunque, con 800 euro, si può acquistare l’Universal Charger che, in pratica, è un caricatore portatile il quale, in caso di necessità e in mancanza di una colonnina, ci permette almeno di ritornare a casa.
La ricarica. Il costruttore mette a disposizione una wall box disponibile in tre varianti: Skoda iV Charger che è la variante base e la soluzione ideale per ricaricare l'auto a casa in tutta sicurezza; Skoda iV Charger Connect con connessione LAN e Wi-Fi, che consente di controllare il processo di ricarica a distanza tramite l'app Powerpass; Skoda iV Charger Connect+ che può anche comunicare con il server attraverso la rete di telefonia mobile tramite una connessione LTE ed è dotato di un contatore elettrico certificato oltre al lettore RFID.
Come va. Sicura e piacevole da guidare. La nuova Skoda Enyag iV non si fa mancare nulla anche dal punto di vista della dotazione di serie di sicurezza attiva e passiva: fra i dispositivi più “comodi”, segnaliamo il sistema di frenata automatica con riconoscimento pedoni e ciclisti Front Assistant; il sistema Lane Assistant per il mantenimento della corsia di marcia (finalmente un sistema non troppo invadente e fastidioso); il sistema di riconoscimento della segnaletica stradale; il Collision Avoid Assistant che aiuta il conducente nelle manovre di scarto improvvise e il Turn Assistant, per la frenata di emergenza durante l’attraversamento delle corsie con senso di marcia opposto. L’auto, inoltre, è dotata di serie di 7 airbag oltre ai controlli elettronici di trazione e stabilizzazione.
Difetti? Se da una parte la posizione del sedile rialzata favorisce la vista su strada, dall’altra i montanti nascondono un po’ la visibilità soprattutto nelle curve. Visto che una delle cose più interessanti d questa vettura è lo sterzo perché, proprio per rendere ancor più sportiva la guida, non inserire un volante dalle dimensioni un po’ più piccole? Giusto per trovare il pelo nell’uovo, infine, secondo noi sarebbe cosa buona e giusta che lo schermo, anche se con i suoi 13” è davvero molto ben leggibile, fosse inclinato un po’ più verso il guidatore.