giovedì 17 dicembre 2009
Il Consiglio dei Ministri decide la proroga dei termini per lo scudo fiscale, che slittano così al 30 aprile 2010. Intanto via libera della Camera alla manovra: il testo è stato approvato in seconda lettura con 307 voti favorevoli, 267 voti contrari e 2 astenuti.
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Via libera della Camera alla Finanziaria. Il testo è stato approvato in seconda lettura con 307 voti favorevoli, 267 voti contrari e 2 astenuti. Hanno votato a favore Pdl e Lega, contro Pd, Idv e Udc. L'Mpa, in segno di protesta, non ha partecipato al voto, ritenendo che le misure per il Sud siano insufficienti. Il testo, che mercoledì aveva incassato la fiducia al governo, torna in terza lettura al Senato per l'approvazione definitiva. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, era in aula al momento del voto.Si avvicina dunque al varo definitivo, previsto a Palazzo Madama il 22 dicembre, l'ultima «Finanziaria» così denominata. Dal prossimo anno si parlerà di «legge di stabilità». La proroga dello scudo. Il Consiglio dei Ministri ha intanto deciso la proroga dei termini per lo scudo fiscale, che slittano così al 30 aprile 2010. Il provvedimento rientra nel decreto "milleproroghe". La riapertura dello scudo fiscale, spiega Tremonti, prevede «due scadenze e due aliquote». Dall'entrata in vigore del decreto "milleproroghe" fino a fine febbraio si pagherà il 6%, dall'inizio di marzo fino alla fine di aprile il 7%. Nessuna previsione sui possibili nuovi capitali sanabili e relativo gettito: la riapertura «è cifrata un euro», ha aggiunto Tremonti sorridendo e confermando che non c'è una stima ufficiale del governo.
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