Ad agosto l'indice del clima di fiducia
dei consumatori diminuisce a 101,9 da 104,4 del mese precedente.
Lo rileva l'Istat secondo cui il peggioramento interessa tutte le
diverse componenti e segue le diminuzioni rilevate a giugno e
luglio. È quindi il terzo calo consecutivo. Per trovare un
valore più basso bisogna tornare a marzo (101,8).
Il peggioramento della fiducia, spiega l'Istat, deriva
soprattutto dalla componente economica, che scende a 107,6 da
114,2, mentre quella riferita al quadro personale passa a 100,1
da 101,2. Gli indici riferiti al clima corrente e futuro
diminuiscono, rispettivamente, a 101,5 da 104,0 e a 103,4 da
106,2. Riguardo alla situazione economica del Paese, i giudizi
sulle condizioni attuali peggiorano: il saldo passa a -91 da -79;
anche per le attese si rileva un peggioramento: il saldo passa a
-7 da 6. Quanto alla disoccupazione si attendono aumenti: il
saldo cresce, infatti, a 56 da 53.
Il saldo relativo ai giudizi sulla situazione economica della
famiglia migliora lievemente passando a -55 da -56, mentre quello
sulle attese diminuisce a -13 da -10. I giudizi sul bilancio
familiare migliorano lievemente (a -12 da -13 il saldo). Le
opinioni sull'opportunità attuale di risparmio registrano una
diminuzione (a 116 da 120 il saldo), mentre si rileva un lieve
miglioramento delle possibilità future (a -45 da -46 il relativo
saldo). Le valutazioni sull'opportunità di acquisto di beni
durevoli risultano in netto peggioramento (a -90 da -79 il saldo).
Il saldo relativo all'andamento recente dei prezzi al consumo
diminuisce a 1 da 9 del mese precedente. Il saldo delle attese
sull'andamento dei prezzi, invece, migliora arrivando a -21 da
-25 del mese precedente. A livello territoriale il clima di
fiducia diminuisce in tutte le ripartizioni ad eccezione del
Centro, in cui risulta stazionario.