![Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia](https://www.avvenire.it/c/2025/PublishingImages/6ec616b152164e49b2569cac834df02a/Hays-Salary-Guide-2025---Carlos-Manuel-Soave,-Managing-Director-Hays-Italia.jpeg?width=1024)
Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia
Mercato del lavoro dinamico con l’80% degli imprenditori pronti ad assumere ma che denunciano elevate difficoltà a trovare e trattenere i talenti. L’altra faccia della medaglia è l’insoddisfazione dei lavoratori, soprattutto delle donne e degli over50. Una buona metà degli italiani vorrebbe lasciare l’impiego attuale per mancanza di opportunità, stipendio considerato troppo basso (anche se in leggera crescita) e ruolo poco stimolante. I benefit sono sempre più importanti, insieme a progetti stimolanti, all’ambiente lavorativo e al lavoro agile diventato ormai irrinunciabile soprattutto per giovani e donne, mentre gli over50 hanno ancora il mito dell’auto aziendale. Cresce l’attenzione per il benessere mentale, anche se interventi in questa direzione sono ancora poco diffusi, mentre le tecnologie di Ia generativa non sono più un tabù ma una grande opportunità (43%), soprattutto per i giovani, anche se la formazione è molto carente (88%). Il work life balance è prioritario, dato che il 45% dei lavoratori si è trovato in difficoltà nella gestione della famiglia a causa del lavoro. Il gap generazionale sembra invece passare in secondo piano, anzi la collaborazione tra giovani e senior, grazie alla diversità di prospettive, diventa un asset strategico in grado di migliorare le performance dell’azienda.
È la fotografia emersa dal report annuale Hays Salary Guide 2025 presentato oggi da HAYS Italia che ha l’obiettivo di monitorare i principali trend del mercato del lavoro in Italia. L’indagine è stata condotta su un campione di circa mille intervistati tra colletti bianchi e aziende. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Alessandro Rosina, Professore di Demografia e Statistica Sociale dell’Università Cattolica di Milano, Nicola Iacopelli, Ceo di Bee It, e Silvia Wang, Ceo e Co-founder di Serenis.
“Siamo di fronte ad una transizione demografica che cambia le basi su cui si fonda la crescita economica” ha detto Rosina focalizzandosi sulle peculiarità dell’Italia dove i lavoratori over 50 rappresentano il 35% del totale e i giovani appena il 20%. “Il nostro dividendo demografico è ai minimi per il calo delle nascite e abbiamo un ricambio generazionale debole. Se a questo si aggiungono altri fattori come la mancata partecipazione di giovani e donne al mercato del lavoro e il part-time, che in due casi su tre è involontario, il quadro diventa preoccupante. La bassa occupazione femminile e la bassa fecondità sono due fenomeni correlati”.
Nonostante le retribuzioni siano aumentate a livello generale del 3,7% (sono pari a 56mila euro per i colletti bianchi intervistati) per il 57% del campione non sono adeguate alle responsabilità. Il 63% non si aspetta un incremento dello stipendio nel corso dell’anno. Per guadagnare di più, l’unica soluzione, è cambiare azienda.“La bassa soddisfazione dei lavoratori e la loro propensione a cambiare lavoro indicano la necessità di un ripensamento delle strategie aziendali” ha commentato Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia.