Ogni giorno circa 7 mezzi pesanti vengono rubati sulle strade italiane. Solo il 39% di questi veicoli sottratti vengono poi ritrovati e restituiti ai legittimi proprietari, degli altri si perdono le tracce. Puglia, Lombardia, Campania e Lazio sono i “territori di caccia” preferiti dai ladri. Dal 2011 a oggi il tasso di recupero è crollato di 25 punti, dal 64% al 39%. Sono queste le principali evidenze che emergono dal “Report sui furti di mezzi pesanti 2020”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp, leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno integrandoli con propri report e analisi.
La categoria mezzi pesanti individuata dal Ministero include automezzi pesanti, rimorchi, autobus, veicoli speciali, roulotte.
Nel 2020 sono stati rubati 2.435 automezzi pesanti, con una media di 6,7 al giorno. Il trend evidenzia un calo del 22% rispetto al 2019, che risente evidentemente anche delle fasi di lockdown che hanno ridotto la mobilità su strada e di fatto complicato anche la vita di questo business criminale. A preoccupare è la più che significativa contrazione dei recuperi, che lo scorso anno sono diminuiti del 28%. Dei 2.435 veicoli rubati solo 954 sono stati ritrovati (il 39% del totale), 6 su 10 sono quindi spariti nel nulla.
I dati sui furti di questi veicoli presentano numeri non comparabili con quelli delle quattro ruote (2.435 a fronte di 75mila autovetture), ma producono spesso disagi e perdite sostanziali per le aziende proprietarie del mezzo, che vedono sparire il carico trasportato e con esso il bene strumentale. Tali episodi rischiano di provocare ricadute drammatiche soprattutto quando colpiscono piccole e piccolissime imprese che vedono compromessa la propria capacità di stare sul mercato. Senza contare che in diversi casi il furto del mezzo si realizza con rapina a mano armata che pone seri problemi anche per l’incolumità fisica dell’autista del mezzo.
“La nostra analisi evidenzia - commenta Massimo Braga, direttore generale di LoJack Italia - come il fenomeno oggi segua tre dinamiche: i furti su commissione, le truffe e le appropriazioni indebite di veicoli in leasing. Molto spesso poi l’obiettivo delle organizzazioni criminali, più che il furto del mezzo stesso, è la sottrazione del carico trasportato, di rilevante valore economico e facilmente ricollocabile sul mercato. Per questo motivo, ancor più che nel business delle auto rubate, è necessario che le fasi di rilevamento e recupero del bene si compiano con estrema rapidità, prima che della refurtiva si perdano le tracce”.
Le aree più colpite dai furti di questi veicoli si confermano quelle con un più vivace tessuto imprenditoriale, di attività agricole e in cui la presenza del business malavitoso è più opprimente. La Puglia risulta la Regione in cui avvengono più episodi criminali, 541, pari al 22% del totale. Seguono Lombardia (331), Campania (282), Lazio (272), Sicilia (188). In queste aree del Paese avvengono i due terzi dei furti complessivi di questi veicoli messi a segno in Italia.