venerdì 13 ottobre 2017
Positivo l'andamento del 2017, diminuiscono i fallimenti
La ripresa fa crescere le imprese: 300mila in più in otto mesi
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Timidi segnali positivi per l'industria italiana, soggetta a dati altalenanti relativi alla produzione e all'occupazione, che dimostrano come la via della ripresa sia avviata ma complessa. Stanno comunque nascendo più imprese in Italia, con un trend in continua crescita. E ne falliscono di meno, con il numero di aziende che ricorrono alle procedure concorsuali in deciso calo.

Nei primi otto mesi del 2017 sono nate quasi 300 mila imprese e la proiezione per l'intero anno, arriva a 440 mila nuove imprese. Un dato incoraggiante, se confrontato con le 363 mila del 2016 e le 372 mila del 2015. Trend opposto, per quanto riguarda le procedure concorsuali. Sono 8000 circa nei primi otto mesi del 2017. E anche in questo caso la proiezione per l'anno intero, tenendo sempre costante il risultato dei primi due quadrimestri anche nel terzo, indica un risultato migliore rispetto a quello dei due anni precedenti: calano a 11.400, rispetto alle 13 mila del 2016 e alle 14 mila del 2015. Da un lato, si rafforza la diminuzione dei fallimenti e delle altre procedure concorsuali, dall'altro, tornano a diminuire le liquidazioni volontarie.

Nel complesso, in questi otto mesi del 2017, hanno lasciato il mercato, il 5,1% in meno di imprese rispetto allo stesso periodo del 2016 e il livello più basso dal 2009. Per la prima volta dallo scoppio della recessione del 2007 l'economia globale appare in una fase di ripresa economica sincronizzata; in via di accelerazione in alcuni paesi e meno forte in altri. In particolare l'Europa promette una ripresa forte mentre il Giappone sembra in procinto di lasciarsi dietro decenni di sconvolgimenti economici. La crescita della Cina è stabile ed a livelli decisamente elevati. Anche altri mercati emergenti, come ad esempio l'Australia, si trovano in fase di ripresa economica; il tutto avviene in sincronia.

Anche in Italia riprende la fase di crescita dopo la pausa registrata qualche mese fa. Prosegue l'andamento favorevole del mercato del lavoro. Migliora la fiducia dei consumatori e quella delle imprese. Le attese sull'occupazione per i prossimi mesi rivelano un orientamento positivo , più accentuato per le imprese della costruzioni e per quelle manifatturiere. Per quanto riguarda invece l'inflazione le indicazioni riferibili alle aspettative sui prezzi non evidenziano una chiara tendenza al rialzo.

La ripresa in atto segue un rallentamento dell'economia in tutto il mondo iniziato un paio di anni fa a seguito dell'apprezzamento della moneta Usa e del calo del prezzo del petrolio. Wall Street registra una buona performance ma bisogna aspettare la fine dell'anno per avere la conferma. Certo se la ripresa è globale, nel lungo periodo, la pressione al rialzo dei tassi di interesse potrebbe imporre una correzione dei corsi azionari; anche perchè in parte la crescita del mercato azionario è legato ai tassi di interesse bassi; inoltre l'andamento delle azioni delle imprese del settore dell'alta tecnologia ha contribuito per quasi il 30 per cento alla salita degli indici del mercato azionario, compensando altresì anche la caduta delle azioni di imprese che operano nel settore dei consumi. L'alta concentrazione della composizione dei portafogli azionari potrebbe essere un ostacolo alla ripresa economica; e sicuramente questo è il motivo per cui le autorità monetarie sono caute riguardo al cambio di tendenza della politica monetaria.

Funzionario di banca, Area Corporate


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