sabato 9 luglio 2016
La storia degli 8 laureati tarantini di Red Vincitori del bando «Lavoro e Pastorale»
«Rimpatriati» in Puglia per formare migranti
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In una fase in cui l’emergenza anche e soprattutto nei Paesi avanzati è l’aumento delle disuguaglianze e, di fatto, l’erosione di quella che era considerata la classe media, c’è un paradigma alternativo di crescita che risulta 'win win', arricchisce la società e contribuisce e ridurre le disuguaglianze, perché basato sulla condivisione. Lo «Sviluppo felice» si sta manifestando in almeno quattro ambiti nel nostro Paese: nelle realtà dell’economia civile che informa larga parte del Terzo settore, nel mondo delle imprese profit che intende andare oltre la Csr, in parti avanzate del pubblico e, in modo informale, anche nella società civile, con i cittadini che si auto-organizzano in modelli partecipativi. Iniziamo a raccontarli. Sono in otto. Tutti giovani. Tutti pugliesi plurilaureati. Ragazzi che hanno deciso di restare o che sono tornati dopo aver imparato tanto in giro per l’Italia ed essere diventati professionisti nei rispettivi settori. Il loro progetto si chiama Red, che sta per Reciprocità, efficacia, design. Si tratta di un polo didattico finalizzato alla formazione al mondo del lavoro e all’avviamento di start-up, che ha come basi di intervento immigrazione, ambiente e dignità umana. Red ha vinto la decima edizione del bando nazionale Lavoro e Pastorale, che il Movimento lavoratori di Azione cattolica (Mlac) promuove insieme a Caritas ed Ufficio nazionale per i problemi sociali ed il lavoro della Cei. «Siamo arrivati primi tra le centocinquanta proposte giunte da tutta Italia – spiega Valentina Masi una delle progettiste che ha messo in piedi l’idea con l’apporto del Cav, il Coordinamento di associazioni di volontariato di Martina Franca, provincia di Taranto – e questo ci dà una grande carica. Partiremo da settembre con tre attività pilota. La prima è un laboratorio di lingue per volontari impegnati nell’accoglienza dei migranti. Saranno loro ad essere retribuiti per insegnare non sono inglese, francese ed arabo ma anche la storia e la cultura delle realtà da cui provengono. In questo modo garantiremo integrazione reale e si fornirà un servizio utile alla comunità». Il secondo laboratorio si occuperà di design ecosostenibile, con la nascita di un brand chiamato Vall d’Itria. Un corso pratico per giovani dai 15 ai 25 anni che unisca all’acquisizione di antiche competenze artigianali l’utilizzo di materiali di scarto e residui di lavorazioni industriali. Infine un laboratorio di interrelazione personale efficace, per imparare a lavorare in team e mettere in luce le proprie competenze professionali ed umane. «Fin qui le attività finanziate attraverso il bando – spiega Antonio Cecere, giovane docente di storia e filosofia e tra i promotori di Red – ma anche tanti altri corsi andranno a comporre l’offerta formativa del nostro polo didattico: laboratori di arte-terapia, la- boratori e consulenze filosofiche, laboratori enogastronomici di caseificazione, produzione e degustazione di olio e di vino che permetteranno, grazie alla collaborazione con aziende partner, di offrire ai migliori corsisti stage in imprese locali, che sono eccellenze dei vari settori di riferimento». Tante realtà nazionali e locali hanno creduto nell’idea, divenendo partner del progetto Red. Tra loro l’Azione cattolica nazionale e quella della diocesi di Taranto, il progetto Policoro della diocesi ionica e di quella di Castellaneta, il Comune martinese e la parrocchia sant’Antonio. Il gruppo che compone Red ha raggiunto anche un altro traguardo, vincendo un bando locale per l’acquisizione del Centro servizi volontariato. «In questo caso – spiega la Masi – offriremo sostegno nell’avviamento di start-up e coworking con liberi professionisti per lo sviluppo di competenze innovative sul territorio. Tutti i corsisti del polo didattico che lo vorranno inoltre, saranno accompagnati in un ulteriore percorso di progettazione per la nascita di una loro piccola realtà imprenditoriale». Il sostegno al progetto da parte di Mlac, Caritas e Cei vuole essere di supporto ed incoraggiamento all’idea progettuale. Parliamo di una cifra simbolica che servirà per partire, poi, bisognerà camminare con le proprie gambe. Per questo motivo durante l’estate si terranno eventi culturali promossi da Red per garantirsi un autofinanziamento. L’obiettivo è anche quello di far arrivare alle orecchie del maggior numero di giovani del territorio le nuove possibilità che si aprono con il nascente polo didattico ospitato nell’ex convento oggiVillaggio di sant’Agostino. Si partirà il 16 luglio con una cena filosofica animata da docenti e psicologi su «Il senso della vita» abbinata alla degustazione di piatti e prodotti tipici locali direttamente collegati al tema della conversazione.
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