Record disoccupazione giovanile a gennaio 2013 in Italia, che con il 38,7% di giovani senza lavoro è il Paese più colpito in Europa dopo la Spagna, dove ha raggiunto il 55,5%. Lo comunica Eurostat. In Italia un anno fa (gennaio 2012) era a 32,3%, in Spagna a 50,2%.
Anche l'Istat oggi ha aggiornato i suoi dati: nella media del 2012, il tasso di disoccupazione raggiunge il 10,7% in confronto all'8,4% di un anno prima. L'incremento interessa entrambe le componenti di genere e tutto il territorio, in particolare il Mezzogiorno, dove arriva al 17,2%. Lo rende noto l'Istat. Nel 2012 l numero dei precari ha toccato i massimi, con 2 milioni e 375.000 contratti a termine e 433.000 collaboratori: si tratta di 2,8 milioni di lavoratori senza posto fisso. Il livello di dipendenti a termine è il piùalto dal 1993 e quello dei collaboratori dal 2004, cioè dall'inizio delle serie storiche relative. I dati sulla disoccupazione diffusi questa mattina sono "agghiaccianti", ha commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, commentando le ultime cifre che parlano di una disoccupazione all'11,7%, con 3 milioni di persone in cerca di lavoro. "Il dato ancor più preoccupante - ha aggiunto Squinzi - è quello del 38,7% di disoccupazione giovanile. È una situazione assolutamente drammatica in cui noi dobbiamo reagire"."Questi inaccettabili alti livelli di disoccupazione sono una tragedia per l'Europa e il segnale di quanto è seria la crisi in alcuni Stati membri": così il commissario all'occupazione Laszlo Andor commenta i dati di oggi.