Il nostro Paolo Ciccarone impegnato in pista nella prova della Peugeot 308 Gti
Paradossi dell’auto: ci sono i limiti di velocità, mancano i parcheggi, le strade son piene di buche e la gente che fa? Ammira le auto sportive, quelle che fanno sognare e se non hai i soldi per comprare una supercar, allora ti rifai sugli allestimenti e sulle prestazioni. Il tutto in una sigla, Gti, che per Peugeot rappresenta l’essenza dello sport, l’essenza delle prestazioni, l’essenza dell’essere diverso in un mondo tutto uguale. Qui non si tratta di infrangere i limiti, non si tratta di darci di gas mettendosi in gioco. Si tratta del puro e semplice piacere di guida di una vettura, nel caso una 308 o una 208, che in caso di emergenza ha potenza per tirarti fuori da una situazione critica, dal fatto di avere tanta coppia a disposizione da non dover cambiare la marcia e starsene comodo al volante, consumando e stressando meno motore, cambio, freni, gomme.
In una parola, lo sport e la sportività hanno dei vantaggi che la gente comune apprezza, tanto che in alcuni casi il 30 per cento degli allestimenti è proprio quelli al top. Hai voglia a proporre le versioni base delle vetture, quelle col minimo sindacale di optional, poi si va sempre su quelle che hanno tutto e di più. E con la sigla Gti in Peugeot offrono un prodotto elegante, sportivo ma comodo, una vettura sicura da padri di famiglia capace di tirare fuori le unghie. Una prova stradale serve per capire che si ha un gattone che fa le fusa, lo metti in pista e stressi tutto il possibile e scopri che il limite è ben oltre dove pensi che sia, che la frenata secca e sicura, su strada, fa la differenza fra evitare l’ostacolo o centrarlo. Ovvero, Peugeot Gti è vettura che con queste caratteristiche sportive ti salva la vita, sia per l’aderenza in curva sia per lo spazio di frenata ridotto.
A Misano, in autodromo, si è imparato proprio questo. E lo si è fatto partendo da lontano, da una splendida 402 ante guerra, primo esempio di coupè sportivo e di una tendenza che nel corso degli anni ha fatto breccia negli appassionati. Ecco spiegato il segreto della sigla Gti, una sigla che vuol dire gran turismo, ma anche sportività. Una tradizione che nel corso degli anni (ricordate la mitica 205 Gti di una trentina di anni fa?) si è trasmessa di padre in figlio. Una passione per le prestazioni, per la sicurezza e il divertimento. In una parola, per l’automobile come elemento di libertà individuale.