venerdì 18 aprile 2014
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Il fatturato dell'industria a febbraio torna in calo, con un ribasso dell'1,5% su base mensile, la flessione più marcata da gennaio 2013. Tuttavia si mantiene positivo su base annua, segnando un rialzo, il secondo consecutivo, dell'1,2% (corretto per effetti calendario), grazie al traino del mercato estero. Lo rileva l'Istat.Gli ordinativi dell'industria a febbraio cedono il 3,1% su gennaio. Lo rileva l'Istat, che registra su base mensile un dato particolarmente negativo per le commesse estere (-4,4%). Invece gli ordini restano positivi nel confronto annuo, con un rialzo del 2,8% (dato grezzo), il sesto aumento di fila. Il dato di febbraio gela così il recupero segnato a gennaio. D'altra parte i valori della produzione industriale e dell'inflazione non facevano ben sperare. In termini congiunturali risultano in discesa sia i ricavi sul mercato nazionale (-1,8%), che quelli totalizzati fuori dai confini (-0,7%), anche se all'estero le vendite vanno sempre un po' meno peggio. Rispetto a febbraio 2013, invece, l'Istat sottolinea una marcata differenza tra quanto ottenuto sul territorio italiano, con un fatturato in perdita dell'1,0%, e la decisa crescita registrata al di fuori (+5,7%). Analizzando i principali raggruppamenti industriali, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano le principali riduzioni mensili per i beni intermedi (-2,0%) e per quelli di consumo (-1,5%). Nel dettaglio dei singoli settori, l'Istituto di statistica rileva l'aumento annuo più forte nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,3%); mentre la diminuzione più accentuata ha toccato la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,6%).
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