Sulla produttività "oggi è stato finalizzato un testo che mandiamo alla firma di tutti, chi vuole firma chi non vuole si assumerà le responsabilità davanti al Paese": lo ha detto il presidente di Confindustria
Giorgio Squinzi in risposta alla leader della Cgil Susanna Camusso. "Non è vero che la trattativa sulla produttività era partita male, era partita bene. Tanto è vero che c'era un accordo di massima di tutti, poi in quest'ultima fase qualcuno ha cambiato idea": è quanto afferma Squinzi in risposta alla Camusso.
CAMUSSO: CONFRONTO NATO MALEIl segretario della Cgil
Susanna Camusso ha scritto una lettera ai presidenti delle associazioni delle imprese che siedono al tavolo sulla produttività. Nella lettera segnala i punti critici della trattativa sui quali trovare un soluzione. Il confronto sulla produttività è "nato male". Il confronto, scrive Camusso nella lettera, "non tiene conto delle relazioni sindacali e di svolgimento della stagione contrattuale, proposto dal Governo che continua per contro a non attivare politiche per la crescita".La Cgil chiede alla Federmeccanica di convocare anche la Fiom nei prossimi incontri per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Camusso nella lettera inviata alle imprese chiede di andare avanti sul solco dell'accordo del 28 giugno 2011 sulla rappresentanza e la certificazione degli iscritti."Il sistema di relazioni attuale - afferma Camusso nella lettera con la quale si elencano i problemi ancora aperti nel negoziato - è ancora caratterizzato da un modello contrattuale agito sulla base di accordi separati e dalla faticosa ricomposizione di una parte dei tavoli contrattuali di categoria. Per questo l'accordo interconfederale del 28 giugno 2011 con Confindustria rappresenta una positiva evoluzione del quadro; un accordo che pone al centro la democrazia e la rappresentanza, la contrattazione di secondo livello e la sua esigibilità. Non casualmente quell'accordo ripropone il tema della strutturalità degli interventi fiscali a sostegno dei premi di produttività". Camusso ribadisce l'importanza del tema della rappresentanza "Fin dall'esordio del confronto in materia di produttività - precisa - abbiamo proposto il tema della democrazia e rappresentanza, come necessità per un ordinato sistema di relazioni, ancor più indispensabile nella difficile e prolungata situazione di crisi. Un avanzamento, quindi, dell'accordo del 28 giugno, senza rinvii, almeno sui criteri della convenzione per la certificazione degli iscritti nonché del voto dei rappresentanti in forma proporzionale delle Rsu, recuperando così l'anno già trascorso dalla sottoscrizione dell'accordo. Tutto ciò permetterebbe la riparazione di un vulnus all'accordo stesso, determinato dall'esistenza di un tavolo contrattuale - quello di Federmeccanica- dove non partecipa la nostra organizzazione di categoria. Ciò sarebbe facilmente affrontabile con la convocazione della Fiom-Cgil ai prossimi incontri programmati".