Mario Alberto Pedranzini, direttore generale e consigliere delegato della Banca Popolare di Sondrio - Banca Popolare di Sondrio
Nessuno scossone alla prima assemblea da società per azioni per la Banca Popolare di Sondrio, che - riunita distanza per il Covid-19 - ha approvato la trasformazione in Spa lo scorso 31 dicembre, cioè nell’ultimo giorno possibile dopo i tanti ricorsi in seguito alla riforma del 2015.
In palio c’erano cinque posti su quindici nel consiglio di amministrazione, che in base allo statuto della banca valtellinese si rinnova per un terzo ogni anno. I fondi di investimento, riuniti da Assogestioni, volevano avere maggiore peso all’interno del Cda, sfruttando la prima possibilità offerta dal voto per azioni detenute che, con la conversione in Spa, ha sostituito il principio di un voto per socio a prescindere dalla sua partecipazione azionaria. Non ci sono riusciti. Ha vinto la lista proposta dal consiglio di amministrazione, eleggendo i suoi cinque candidati: l’attuale presidente Francesco Venosta, Federico Falck, Anna Doro, Nicola Cordone e Serenella Rossi.
Hanno partecipato all’assemblea azionisti con il 48% del capitale della banca. La lista proposta dal Cda ha ottenuto il sostegno del 25,56% del capitale, quella di Assogestioni ha ottenuto voti per il 22,56%. Un distacco ridotto. A decidere le sorti della partita è stata Unipol, prima azionista di Pop Sondrio con il 9,5% del capitale, che si è schierata a favore della lista del Cda.
«Assieme agli altri consiglieri eletti e al consiglio di amministrazione tutto, raccolgo le indicazioni dei nostri azionisti e ribadisco la nostra determinazione a guidare il gruppo Bps nel segno di una crescente partecipazione di tutti gli azionisti e di un'evoluzione, senza strappi, del nostro modo di essere banca, per cogliere le sfide di oggi e di domani con metodo, impegno e lungimiranza» ha commentato Venosta, evidenziando l’elevata partecipazione all'assemblea, considerata «un forte messaggio di partecipazione alla vita della banca, che azionisti piccoli e grandi credo abbiano voluto dare, così ribadendo il loro sincero interesse per un'evoluzione prospera e di lungo corso del gruppo».