"È plausibile, entro l'anno". Così il viceministro dello sviluppo Economico
Antonio Catricalà ha risposto, a margine di un convegno, sulla possibile quotazione di Poste. Catricalà ha spiegato che "sarà privatizzato il 30-40% del Gruppo e la maggioranza resterà allo Stato. Spetterà al Mef decidere come ripartire le quote". Per Catricalà, sarebbe inoltre "opportuno" un coinvolgimento dei dipendenti in questo processo: "Si tratta - ha spiegato - di consentire anche a un fondo di dare ai dipendenti una parte della quotazione". A ogni modo, Poste è un ente "di cui lo Stato non potrà assolutamente perdere il controllo. È stato importante decidere di non fare uno spezzatino".