L'economia italiana si conferma in recessione: il Pil si è contratto dello 0,8% nel primo trimestre dell'anno rispetto ai tre mesi precedenti e dell'1,3% su base annua. Si tratta del terzo trimestre consecutivo in negativo, dopo il -0,2% del terzo trimestre del 2011 e il -0,7% del quarto. Non solo, è il peggiore dal primo trimestre del 2009, quando si registrò un calo del 3,5% sui tre mesi precedenti. Stando ai dati Istat, il risultato congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e di una diminuzione di quello dell'industria e dei servizi. Inoltre, il primo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto sia al trimestre precedente sia al primo trimestre del 2011. La crescita acquisita per il 2012 è pari a -1,3%.Quanto all'Europa, nel primo trimestre il Pil è rimasto stabile: il dato è invariato rispetto al trimestre precedente sia nell'Eurozona che nell'Ue a 27 Paesi, mentre nel trimestre precedente si era registrata una flessione dello 0,3% in entrambi i casi. Si è evitata così la recessione tecnica. Se si confronta con primo trimestre 2011, il dato risulta invariato nell'Eurozona e in aumento dello 0,1% nell'Ue a 27, mentre nell'ultimo trimestre dell'anno scorso si erano registrati rialzi annuali rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%.Il confronto annuale è particolarmente pesante per la Grecia (-6,2%), mentre si è registrata crescita in Francia (+0,3%) e Germania (+1,2%); rispetto al trimestre precedente, invece, la Francia è ferma e la Germania sale dello 0,5%.