Anche la Germania frena. E lo fa a una velocità superiore al previsto. Un brutto segnale che non potrà certo essere ignorato. La Francia poi dimezza le stime di crescita, ferma per la seconda volta con un misero 0,1. Quindi non è solo l'Italia a fare fatica, ma anche i due principali motori economici del continente perdono colpi. E tutta l'eurozona è al palo.
I dati appena resi noti indicano che Pil tedesco arretra dello 0,2% nel
secondo trimestre 2014 rispetto al trimestre precedente. Il dato
è peggiore delle attese che indicavano una possibile flessione
del -0,1%. La crescita del primo trimestre rispetto all'ultimo
del 2013 è stata rivista dal +0,8 al +0,7%. Con il dato di oggi
l'economia tedesca arretra per la prima volta dal 2012.
"Per la Germania, una delle ragioni del rallentamento è dovuto probabilmente alla stagione molto mite nel periodo invernale, che ha portato a un alto tasso
di crescita all'inizio dell'anno e ha marcato una caduta soprattutto nelle costruzioni, specialmente nel secondo trimestre. Inoltre le esportazioni sono cresciute meno delle importazioni, per questo il commercio estero ha avuto un effetto
negativo sulla crescita. Ma è cresciuta la domanda interna", Spiega un portavoce della Commissione Ue sul Pil tedesco.
Il Pil dell'eurozona resta invariato nel secondo trimestre 2014, con +0,7% sull'anno. Così la prima stima flash di Eurostat. Nell'Ue-28 cresce dello 0,2%,
con +1,2% rispetto al secondo trimestre 2013. Nel primo trimestre era cresciuto dello 0,2% in Ue-18 e dello 0,3% nell'Ue-28. Il Pil italiano a -0,2%. Secondo la stima nel secondo trimestre il Pil della Spagna cresce dello 0,6% dopo lo 0,4% del
primo trimestre, segnando 1,2% sull'anno.