giovedì 14 settembre 2023
Il presidente di Confcommercio, Sangalli: "Occupazione e produzione mostrano segni di fragilità". Preoccupazione per il rallentamento dell'economia italiana
Confcommercio taglia le stime sul Pil: +0,8% in 2023 e +1% in 2024

IMAGOECONOMICA

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Confcommercio rivede al ribasso le stime sul Pil 2023, che si attestano per l'anno in corso a +0,8% (era +1,2% nella sessione di previsione di 50 giorni fa). Taglio anche alle previsioni per il 2024, che scendono a +1% da +1,3%.
Il 2023, spiega l'Ufficio Studi di Confcommercio presentando la congiuntura di settembre, è "caratterizzato da fibrillazioni ereditate dalla fine del 2022; nel 2024 si proseguirebbe con variazioni congiunturali trimestrali attorno a 0,3-0,4; il profilo attuale è ai limiti della recessione tecnica, ma niente di drammatico sotto il profilo sostanziale".

"Il profilo attuale è ai limiti della recessione tecnica" e sul prodotto interno lordo "se immaginiamo una piccola ripresa nella fine dell'anno, si dovrebbe arrivare allo 0,8% (rispetto alla stima precedente dell'1,2%), l'1% diventa molto complicato" da raggiungere, e "nel 2024 con crescita normale intorno allo 0,3-0,4 si arriverebbe all'1% (la stima precedente 1,3%)" ha affermato Mariano Bella, direttore dell'Ufficio Studi Confcommercio nella presentazione della congiuntura autunnale.
"Cosa ci aspettiamo per la crescita? Un trimestre un po' migliore del secondo quarto, ma non possiamo negare che il rallentamento è ai limiti della recessione, ora le previsioni sono tutte intorno a 0,1-0,2, se siamo a 0,1 siamo in recessione tecnica".

"L'economia italiana quest'anno è cresciuta più di altri Paesi europei, ma oggi preoccupa il suo rallentamento. Occupazione e produzione mostrano, infatti, segni di fragilità. Serve un'operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e la nostra economia" ha aggiunto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando la congiuntura di settembre.

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